L’assalto all’Università di Anbar, in Iraq
Uomini armati sono entrati nel campus e hanno preso in ostaggio decine di studenti: ci sono almeno tre morti
Sabato mattina alcuni uomini armati hanno assaltato l’edificio dell’Università di Anbar – che si trova nella città di Ramadi, nella provincia occidentale irachena di Anbar, a ovest della capitale Baghdad – e hanno preso in ostaggio decine di studenti. Da mesi parti intere di Ramadi sono sotto il controllo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS la sigla in inglese), gruppo estremista islamico che opera sia in Iraq che in Siria. Secondo le prime ricostruzioni, gli uomini armati – che potrebbero essere dell’ISIS, ma non si ha ancora alcuna certezza a riguardo – hanno ucciso due persone. Dopo qualche ora, le autorità irachene hanno fatto sapere di essere tornati in controllo del campus universitario, costringendo gli assalitori a ritirarsi.
Ahmed al-Mehamdi, uno studente che è stato preso in ostaggio e che ha parlato per telefono con Associated Press da dentro l’edificio, ha detto di essersi svegliato per i rumori di colpi di arma da fuoco. Ha guardato fuori dalla finestra e ha visto uomini armati vestiti con un’uniforme nera che si aggiravano per il campus dell’università. Pochi minuti dopo gli uomini sono entrati nel dormitorio e hanno ordinato a tutti i presenti di stare nelle loro stanze. Al-Mehamdi ha raccontato anche che tra i più spaventati ci sono gli studenti sciiti: l’Iraq è un paese a maggioranza sciita, ma le zone occidentali del paese, come la provincia di Anbar, hanno una forte componente sunnita. Anche per questo organizzazioni come l’ISIS, sunnite, sono riuscite a proliferare.