YouTube è stato sbloccato in Turchia
L'ha deciso la Corte Costituzionale, definendo una "violazione della libertà di espressione" il blocco imposto da Erdoğan due mesi fa
In Turchia da martedì 3 giugno si può di nuovo accedere a YouTube. La decisione di rimuovere il blocco all’accesso del popolare servizio di condivisione di video è stata presa dalla Corte Costituzionale turca, che ha detto che il divieto imposto violava le leggi nazionali sulla libertà di espressione. Il blocco a YouTube era stato deciso lo scorso 27 marzo dal governo del primo ministro conservatore Recep Tayyip Erdoğan, attraverso una decisione del Direttorato delle Telecomunicazioni (TIB), ente statale turco che si occupa di tecnologie e comunicazioni: Erdoğan aveva imposto il blocco dopo l’ennesima pubblicazione su YouTube di una conversazione telefonica riservata che aveva avuto con alcuni suoi stretti alleati.
Il blocco di YouTube era stato visto come una reazione del governo turco alla più grave crisi politica che ha coinvolto la Turchia negli ultimi dieci anni: riguarda un enorme scandalo di corruzione, intercettazioni telefoniche private fatte circolare su Internet e una lotta di potere interna alle forze islamiste del paese. Erdoğan ha considerato questi attacchi al governo come un complotto architettato da Fethullah Gülen, influente studioso turco residente negli Stati Uniti e fondatore del movimento Hizmet (“servizio”), un movimento islamista turco che comprende diversi esponenti della magistratura. Per fermare questi attacchi il 20 marzo Erdoğan aveva bloccato anche Twitter, che è stato a sua volta sbloccato il mese scorso sempre su decisione della Corte Costituzionale turca.