Guida ai ballottaggi dell’8 giugno
Dove si vota città per città, che aria tira e chi si è alleato con chi dopo il primo turno
Domenica 8 giugno in 156 comuni (su 4.095 che sono andati al voto lo scorso 25 maggio) si svolgeranno i ballottaggi per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. Il centrosinistra è in vantaggio in quasi tutti i comuni capoluogo dove si tornerà a votare, che sono sedici in totale. Di seguito, come è andata al primo turno, le liste a sostegno dei due candidati e le cose da sapere.
Bari
Il candidato del centrodestra Domenico Di Paola, che è anche l’ex amministratore unico di Aeroporti di Puglia, durante la conferenza stampa per commentare i risultati ha accusato i giornalisti di averlo fatto perdere al primo turno con “editoriali di parte” favorevoli ad Antonio Decaro, parlamentare del PD e candidato del centrosinistra scelto con le primarie. Nonostante il vantaggio notevole di Decaro, 15 punti, il sindaco uscente Michele Emiliano ha invitato a lottare «con il coltello tra i denti fino all’ultimo minuto» per confermare i voti presi il 25 maggio. Di Paola sta invece puntando a portare al voto soprattutto gli astenuti del primo turno: il 67 per cento degli aventi diritto. Ci sono poi i voti presi dagli altri otto candidati al primo turno (15 per cento) che però non daranno ufficialmente il loro appoggio né a Decaro né a Di Paola.
Bergamo
Il primo turno è stato vinto da Giorgio Gori, ex produttore televisivo sempre vissuto a Bergamo e che ha cominciato a occuparsi di politica collaborando con Matteo Renzi tre anni fa, ed è stato candidato dal PD: Gori ha battuto al primo turno il sindaco uscente Franco Tentorio, ex MSI, poi nel PdL. Il Movimento 5 Stelle, che con il suo candidato Marcello Zenoni è arrivato terzo con l’8,24%, ha dichiarato che non darà alcun orientamento o indicazione di voto al secondo turno, malgrado un candidato della lista di Tentorio, di centrodestra, si sia offerto di portare avanti alcuni punti del programma del Movimento: «Molti sono i punti in comune tra i due programmi, che io ho condiviso e che, in caso di elezione, porterò avanti con decisione e convinzione». I tentativi di rimonta del centrodestra hanno investito soprattutto sulla contestazione a Gori di irregolarità fiscali, a cui Gori è tornato a rispondere ancora in questi giorni.
Biella
Marco Cavicchioli del centrosinistra ha scritto un comunicato stampa per ufficializzare che al ballottaggio «lo schieramento a sostegno della candidatura resterà lo stesso del primo turno. Niente apparentamenti né accordi, insomma: lasciamo ad altri l’arte del compromesso per trovare intese dell’ultimo minuto». Pare però che siano in corso trattative non ufficiali con Antonio Ramella, Luigi Apicella e Luca Sangalli, candidati di Liste civiche che hanno ottenuto rispettivamente il 6,38, il 3,95 e il 4,05 per cento dei voti. Sembra ormai chiuso, invece, l’accordo tra il candidato Donato Gentile e il Nuovo Centro Destra. Gentile e Cavicchioli hanno finito il primo turno entrambi intorno al 36 per cento: il Nuovo Centro Destra al primo turno ha ottenuto poco più dell’1 per cento.
Cremona
La candidatura di Perri, centrodestra, sarà sostenuta dalla Lega e dalla lista Cremona Libera; Gianluca Galimberti ha deciso di non fare alleanze ufficiali. I Popolari per l’Italia-UdC hanno fatto sapere di non voler dare a nessuno il loro appoggio e di non fornire indicazioni di voto ai propri elettori. La stessa decisione è stata presa anche dalle altre liste civiche e dal M5S, che al primo turno aveva ottenuto 6,14 per cento dei voti.
Foggia
A Foggia il candidato di centrodestra Franco Landella è in vantaggio su Augusto Marasco: in vista del ballottaggio, ha ottenuto l’appoggio di diversi candidati che hanno perso al primo turno.
Livorno
Si andrà al ballottaggio tra Marco Ruggeri, candidato del centrosinistra in netto vantaggio, e Filippo Nogarin del M5S che pur non avendo formalizzato alcun accordo ha detto di non voler rifiutare l’appoggio di nessuno. In città si parla molto dell’intenzione degli elettori di centrodestra di votarlo, pur di vedere sconfitto il PD, e anche la sinistra radicale della lista “Buongiorno Livorno” ha annunciato che sosterrà il candidato del M5S. Marco Ruggeri, in vista del ballottaggio, ha invece presentato i nomi di due nuovi assessori e ha promesso che l’intera giunta sarà rinnovata.
Modena
Gian Carlo Muzzarelli del centrosinistra non ha vinto al primo turno per appena 275 voti contro Marco Bortolotti del M5S. Con Bortolotti si sono già schierati la Lega, una parte di Fratelli d’Italia e l’ex ministro Carlo Giovanardi, che si era candidato al primo turno sostenuto da NCD-UdC ottenendo il 4 per cento. Forza Italia ha invitato invece all’astensione.
Padova
Ivo Rossi del centrosinistra è in vantaggio di poco più di due punti su Massimo Bitonci del centrodestra. Entrambi, per il secondo turno, hanno ottenuto l’appoggio di due candidati che hanno perso al primo turno: Francesco Fiore (9,91 per cento dei voti) e Andrea Colasio (assessore uscente alla Cultura, sostenuto da Scelta Civica che ha ottenuto il 2,43 per cento) saranno con Ivo Rossi; Maurizio Saia (ex assessore alla Sicurezza ed ex parlamentare, candidato del centrodestra sostenuto anche da NCD-UdC che ha preso il 10,63 per cento) e Alberto Salmaso (1,14) saranno con Massimo Bitonci. Non hanno fatto accordi, invece, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle e la lista civica Padova Sociale di Bruno Cesaro.
Pavia
Alessandro Cattaneo, in passato definito da molti “il Renzi del centrodestra” per la sua popolarità da sindaco, è in vantaggio di circa 10 punti su Massimo Depaoli del centrosinistra. Entrambi non hanno fatto alcun accordo con i candidati che hanno perso al primo turno. Depaoli, per colmare la differenza, dovrà cercare di recuperare i voti dati alle liste della sinistra e quelli dei 4mila elettori che domenica 25 maggio alle europee hanno scelto il Partito Democratico ma alle comunali hanno votato Cattaneo.
Perugia
Wladimiro Boccali del centrosinistra è in netto vantaggio su Andrea Romizi del centrodestra, che ha ottenuto l’appoggio di Urbano Barelli e Diego Dramane Waguè per il ballottaggio. Entrambi erano stati sostenuti da liste civiche e avevano ottenuto il 3,8 e il 2,5 per cento dei voti. Le candidate di Movimento 5 Stelle e Scelta Civica invece hanno dato libertà di voto ai loro elettori. Va segnalato che il M5S – che ha ottenuto il 19 per cento dei voti – in una nota ufficiale ha ribadito che il voto è un diritto e un dovere, invitando ad andare a votare.
Pescara
Marco Alessandrini del centrosinistra è in netto vantaggio su Luigi Albore Mascia del centrodestra, che in vista del ballottaggio ha raccolto il sostegno del candidato di Guerino Testa, candidato di NCD e UdC che al primo turno aveva ottenuto il 12 per cento, e di Vincenzo Serraiocco, sostenuto da una lista civica, che aveva ottenuto lo 0,7 per cento.
Potenza
Il centrosinistra è avanti con Luigi Petrone su Dario De Luca del centrodestra. Per il turno di ballottaggio non ci saranno nuove alleanze da parte di entrambi i candidati.
Teramo
Il candidato di centrodestra, Maurizio Brucchi, per pochissimo non è riuscito a vincere al primo turno contro la candidata di centrosinistra, Manola Di Pasquale, che intanto ha ottenuto l’apooggio esterno (ma non l’apparentamento) di tre liste civiche.
Terni
Nei giorni successivi ai risultati del primo turno ci sono state pesanti accuse reciproche tra i due candidati: quello del centrodestra Paolo Crescimbeni e quello del centrosinistra Leopoldo Girolamo, che ha annullato tutti i confronti pubblici già programmati. Alla fine dovrebbe essere determinante il voto degli elettori del Movimento 5 Stelle, che non ha dato indicazioni di voto ma ha proposto online ai due candidati 9 domande e impegni sul futuro governo della città.
Verbania
Il ballottaggio sarà fra due donne: Silvia Marchionini del centrosinistra e Mirella Cristina del centrodestra. Marchionini ha ottenuto quasi il triplo dei voti di Cristina ed è favorita.
Vercelli
Maura Forte del centrosinistra è in vantaggio su Enrico Demaria del centrodestra. Sono ancora in corso le trattative per gli apparentamenti del secondo turno e sembrano essere piuttosto complicate, soprattutto per il centrosinistra. Demaria è certo sarà invece sostenuto da liste che non hanno superato il 3 per cento dei voti al primo turno.