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  • Lunedì 2 giugno 2014

Il re di Spagna ha deciso di abdicare

Juan Carlos lascerà il trono a suo figlio Felipe: lo ha annunciato il primo ministro Rajoy

MADRID, SPAIN - MAY 30: Prince Felipe of Spain (L) and King Juan Carlos of Spain (R) preside the meeting of National Defence Council at Zarzuela Palace on May 30, 2011 in Madrid, Spain. (Photo by Carlos Alvarez/Getty Images)
MADRID, SPAIN - MAY 30: Prince Felipe of Spain (L) and King Juan Carlos of Spain (R) preside the meeting of National Defence Council at Zarzuela Palace on May 30, 2011 in Madrid, Spain. (Photo by Carlos Alvarez/Getty Images)

Il re di Spagna, Juan Carlos I, ha deciso di abdicare. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy durante una conferenza stampa convocata d’urgenza lunedì mattina: «Sua Maestà il Re Juan Carlos mi ha comunicato la sua decisione di abdicare». Il re di Spagna diventerà quindi il figlio di Juan Carlos, Felipe, principe delle Asturie. La legge spagnola prevede che l’abdicazione di un sovrano debba essere approvata dal Parlamento con un’apposita legge: Rajoy ha detto di augurarsi che il processo possa svolgersi rapidamente. Rajoy ha definito re Juan Carlos «un difensore infaticabile dei nostri interessi».

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Juan Carlos ha 76 anni ed è re di Spagna dal 1975. Nel 1969 Francisco Franco – che aveva restaurato la monarchia e se ne era nominato reggente – indicò Juan Carlos come erede della corona spagnola. Quando nel 1973 i problemi di salute di Franco si aggravarono, Juan Carlos venne nominato capo di stato supplente e dopo la morte del dittatore, avvenuta il 22 novembre 1975, incoronato Re di Spagna. Le sue azioni sono considerate decisive nella transizione della Spagna dalla dittatura alla democrazia. Decisivo fu anche il suo intervento nello sventare il tentato golpe dei militari, il “golpe Tejero”, nel 1981 (qui tutta la storia). Durante il suo regno si svolsero le prime elezioni libere del 1977 e fu adottata la nuova costituzione nel 1978.

I governi che si sono succeduti nei quasi quarant’anni di regno di Juan Carlos sono stati presieduti dal socialista Felipe Gonzalez (che dovette affrontare una serie di riforme in campo economico e sociale), dal popolare José Maria Aznar (ricordato per la privatizzazione di alcune imprese pubbliche, l’appoggio agli Stati Uniti nell’invasione di Afghanistan e Iraq e l’intensificarsi degli attacchi terroristici dell’ETA), da José Luis Zapatero (la cui politica estera fu meno aggressiva rispetto a quella di Aznar ma che si trovò ad affrontare la crisi finanziaria e immobiliare del 2008) e, infine, quello presieduto da Mariano Rajoy.

Della vita di Juan Carlos si ricorda spesso l’episodio della morte del fratello Alfonso, avvenuta nel 1956. Alfonso venne ucciso da un colpo d’arma da fuoco a Estoril, in Portogallo: la versione ufficiale fu un incidente provocato dallo stesso Alfonso, ma in molti negli anni hanno sostenuto che a sparare, pur se involontariamente, fu Juan Carlos. Juan Carlos è stato, tra le altre cose, il primo capo di stato straniero a leggere un discorso al Parlamento italiano; uno degli episodi recenti che lo hanno reso più famoso è stato lo spazientito “¿Por qué no te callas?” pronunciato nei confronti di Hugo Chávez durante un incontro internazionale.

Per la grandissima parte del suo regno, Juan Carlos è stato comunque molto popolare in Spagna. Negli ultimi anni però il clima nei suoi confronti è cambiato, soprattutto per via dello scandalo di corruzione e truffa che ha coinvolto Iñaki Urdangarín, marito di una delle sue figlie, l’Infanta Cristina. Urdangarín nel 2011 è stato accusato di usare fondi pubblici a scopi privati: è tutt’ora sotto indagine ma intanto la casa reale lo ha escluso da ogni celebrazione (e anche dal suo sito Internet). In seguito all’apertura dell’indagine, un anno fa la casa reale spagnola – per la prima volta dal 1979 – ha deciso di rendere pubblici i suoi conti, segnalando sia la quantità di denaro ricevuta dallo Stato sia a grandi linee il modo in cui viene spesa. Ogni anno la casa reale riceve dallo stato 8,43 milioni di euro, di cui 292.752 sono destinati a re Juan Carlos: 140.519 come emolumento e 152.233 per spese di rappresentanza. El País scrive che le sue condizioni di salute si sono da tempo deteriorate.

 

Felipe ha 45 anni, è il terzogenito di Juan Carlos e della regina Sofia (che prima ebbero due figlie), ha studiato in una scuola pubblica, poi in Canada e in vari istituti e accademie militari. Felipe ha anche studiato diritto e relazioni internazionali a Madrid conseguendo un master in relazioni internazionali. Alle Olimpiadi del 1992 ha fatto parte della squadra spagnola di vela (facendo anche il portabandiera alla cerimonia di apertura). A partire dagli anni Novanta ha iniziato a viaggiare in veste ufficiale nelle varie comunità autonome della Spagna, in Europa e in America Latina, a presenziare a diverse cerimonie di stato in sostituzione di Juan Carlos e a seguire il lavoro delle principali istituzioni statali spagnole. È sposato dal 2004 con la giornalista Letizia Ortiz e ha due figlie, Leonor e Sofia. Sarà il sesto re spagnolo a chiamarsi Felipe.