La città abbandonata della Kodak
Un progetto della fotografa Catherine Leutenegger racconta Rochester, dove tutto sembra rimasto a prima che arrivasse la fotografia digitale
Catherine Leutenegger è una giovane fotografa svizzera che ha raccontato, nel suo progetto Kodak City, la città di Rochester, nello stato di New York, dove tra il 1887 e il 1889 George Eastman inventò la pellicola fotografica flessibile e fondò l’azienda multinazionale Eastman Kodak, che diventò in pochi anni una delle società più conosciute in tutto il mondo e una delle più grandi nel settore delle pellicole e degli apparecchi fotografici.
Rochester è stata per decenni la sede della Kodak e a partire dagli anni Ottanta, ma soprattutto negli ultimi anni con l’avvento del digitale, ha subito un rapido declino: prima della crisi – dal 2005 al 2013 ha chiuso in passivo tutti i propri anni fiscali tranne uno – la Kodak occupava circa 60 mila persone nella sola zona di Rochester, passati ad appena settemila nel 2012. Il progetto di Leutenegger si concentra proprio sul declino di Rochester «un tempo centro mondiale della fotografia e oggi marginalizzata e alla deriva»: un esempio di “città operaia”, dove la perdita di una sola industria ha portato a uno spopolamento generalizzato.
Negli stabilimenti della Kodak, che Leutenegger ha potuto visitare soltanto in parte, e nel resto della città molte cose sono rimaste com’erano trent’anni fa, al momento di massimo successo della società. Fotografare questi posti, ha scritto Leutenegger, «è come ripescare dei momenti dalla formaldeide». Le foto del progetto sono raccolte sul sito della fotografa e nel libro Kodak City.