Le Iene da stamina ai vaccini
Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michel De Luca criticano sulla Stampa il modo con cui Le Iene parlano di medicina
Sabato 31 maggio sul quotidiano La Stampa, Elena Cattaneo, senatrice a vita, scienziata e docente all’Università di Milano, Gilberto Corbellini, storico e filosofo della medicina all’Università la Sapienza e Michele De Luca, professore di biochimica all’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno scritto un durissimo articolo in cui criticano l’atteggiamento della trasmissione televisiva Le Iene nei confronti della medicina. Le Iene si sono occupate a lungo del “caso stamina” e sono state criticate per il loro atteggiamento poco severo nei confronti dell’inventore della “cura”, Davide Vannoni. Più recentemente la trasmissione si è occupata di cure alternative contro il cancro e di correlazioni tra autismo e vaccini (una nota bufala).
Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro.
Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure.