Steve Ballmer comprerà i Los Angeles Clippers?
L'ex capo di Microsoft ha trovato un accordo da 2 miliardi di dollari con la moglie di David Sterling, l'attuale proprietario radiato per razzismo: ma serve ancora un passaggio
Steve Ballmer, ex CEO di Microsoft, ha trovato un accordo per comprare i Los Angeles Clippers – squadra della NBA, la lega professionistica di basket di Stati Uniti e Canada – per 2 miliardi di dollari, una cifra tre volte più alta del precedente record di acquisto di una squadra NBA. L’accordo è stato concluso con Shelly Sterling, moglie dell’attuale presidente dei Clippers Donald Sterling, escluso a vita dalla NBA dopo avere detto delle frasi razziste contro i neri. Per essere completato, il passaggio di proprietà dovrà essere confermato dagli altri 29 proprietari NBA.
I problemi per David Sterling erano iniziati il 26 aprile scorso, quando il sito di gossip TMZ aveva pubblicato una registrazione audio di una telefonata nella quale un uomo identificato come Sterling faceva alcuni commenti razzisti con la sua compagna, chiedendole di non farsi fotografare insieme con dei neri e di non portarli alle partite dei Clippers. Sterling era stato duramente criticato da moltissimi giocatori ed ex giocatori, tra cui Magic Johnson, Kobe Bryant, Kareem Abdul-Jabbar e gli stessi giocatori dei Clippers, che avevano protestato mettendosi la maglia al contrario prima di una partita dei playoff. La NBA aveva multato Sterling di 2,5 milioni di dollari, l’aveva radiato a vita dalla NBA e costretto a vendere la squadra.
La famiglia Sterling possedeva i Clippers dal 1981, quando li acquistò per 12 milioni di dollari. Secondo il Wall Street Journal David Sterling, che si era detto favorevole alla vendita della squadra, ha intanto cambiato idea. Giovedì sera l’avvocato di Sterling ha detto alla stampa che il suo cliente non si è detto d’accordo sul passaggio di proprietà a favore di Ballmer o di qualunque altra persona. Secondo ESPN, comunque, le regole per la gestione del fondo fiduciario della famiglia Sterling, unite alle ultime valutazioni che indicano David Sterling come “mentalmente instabile”, rendono la decisione di Shelly Sterling legittima anche senza l’approvazione del marito. La NBA ha comunque stabilito il 3 giugno come data massima entro la quale completare la vendita.
Il compratore dei Clippers, il 58enne Steve Ballmer, aveva annunciato il suo ritiro da Microsoft il 23 agosto scorso. Ballmer iniziò a lavorare nell’azienda nel 1980: fu il trentesimo dipendente assunto da Bill Gates e il primo business manager di Microsoft. Negli anni guidò vari settori dell’azienda, diventando vicepresidente esecutivo nel 1992 e presidente dal 1998 al 2001. Divenne amministratore delegato nel 2000, dopo le dimissioni di Bill Gates. In quegli anni gli introiti di Microsoft erano saliti da 25 a 70 miliardi di dollari all’anno: i guadagni erano arrivati soprattutto dai prodotti storici di Microsoft, Windows e Office, ma erano stati integrati da altre operazioni di successo come la console Xbox e i programmi per la gestione dei dati nelle cloud. Altri esperimenti erano andati meno bene, come il lettore di mp3 Zune e il tablet Surface.
Secondo la rivista Forbes, Ballmer ha un patrimonio stimato attorno ai 15 miliardi di dollari. Già lo scorso anno Ballmer aveva cercato di acquistare una squadra della NBA: insieme al manager Chris Hansen aveva fatto un’offerta per i Sacramento Kings chiedendo di spostare la squadra a Seattle (nell’NBA si può fare: per esempio i Seattle SuperSonics, che giocavano a Seattle, sono diventati pochi anni fa gli Oklahoma City Thunders, che giocano a Oklahoma), ma l’offerta era stata respinta dai proprietari della NBA. Ballmer ha comunque assicurato Shelly Sterling di non avere intenzione di spostare i Clippers da Los Angeles.