Fotografie di città dell’America Latina
Le parate militari a Buenos Aires, le proteste di massa a Cuba prima della rivoluzione e i palazzi modernisti di Caracas, visti dai più importanti fotografi del continente
Fino al 7 settembre sarà in mostra all’International Center of Photography di New York Urbes mutantes: Latinoamérica, che racconta in più di 200 fotografie i cambiamenti architettonici, sociali e culturali nelle città dei principali paesi latinoamericani: Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Perù e Venezuela.
Le fotografie provengono dalla collezione “Stanislas y Leticia Poniatowski” (LPS), una delle più ricche e apprezzate del Sudamerica. Le immagini sono scattate dagli anni Cinquanta in poi e coprono settant’anni di storia particolarmente ricchi di cambiamenti e sconvolgimenti: mostrano le grandi proteste di piazza, le parate militari durante le dittature argentina e cilena, le utopie urbane e gli avveniristici palazzi modernisti che si innestano sui quartieri tradizionali e popolari. Oltre alle trasformazioni, vengono raccontate anche le contraddizioni degli spazi urbani e le figure più marginali: i poveri in strada, le baraccopoli, la vita notturna con i night club, i tablao de tango e i bordelli. Le fotografie di Paz Errázuriz mostrano la vita difficile di transgender e gay cileni sotto la dittatura, quelle più recenti di Yolanda Andrade raccontano le prostitute transessuali a Città del Messico.
Il tema della mostra è vastissimo e lo sono anche i linguaggi e gli stili, senza distinzione tra la fotografia di strada, quella artistica e il fotogiornalismo. Sono esposte alcune opere dei più rilevanti fotografi latinoamericani, come Paolo Gasparini, Geraldo de Barros, Horacio Coppola, Fernell Franco e Alberto Korda, autore del celebre ritratto di Ernesto Che Guevara, tra le fotografie più famose di sempre. Nel 2013 la mostra è stata esposta al Museo de Arte del Banco de la República a Bogotà, in Colombia.