I sondaggi clandestini, di nuovo
Alcuni siti pubblicano risultati di conclavi e di corse di cavalli per aggirare la solita legge che vieta la diffusione dei sondaggi prima delle elezioni
Domenica 25 maggio si vota per le elezioni europee (a proposito, come si vota?) e da quindici giorni a questa parte non si sente più parlare di sondaggi elettorali. Non è un caso: in Italia è vietato diffondere sondaggi nei quindici giorni precedenti a un’elezione. Si tratta di una norma che fa parte della legge 28 del 2000, la famosa “par condicio”. In Europa non esiste in nessun altro paese una legge così severa (ma ne esiste una simile in Mozambico). Questo significa che siti internet di altri paesi, come ad esempio lo svizzero Ticino Online, continuano a pubblicare sondaggi sulle elezioni anche nel periodo di oscuramento in Italia.
In queste ultime due settimane, tuttavia, si è fatto un gran parlare di “corse clandestine di cavalli” e “risultati del concistoro”. Ad esempio si parla di quanti “sacchi di biada” otterrà il fantino “Burlesque” (17? 18?), oppure quanti voti di cardinali riuscirà a conquistare il camerlengo di Genova. Ne avevamo già parlato l’anno scorso. E no, non sono sondaggi.
Il concistoro
Come nelle due settimane prima delle elezioni politiche del febbraio 2013, il sito YouTrend ha cominciato a pubblicare delle “indiscrezioni” che filtrano dal “concistoro europeo”, una riunione ecclesiastica che ha delle interessanti analogie con l’attuale situazione politica. Ad esempio, secondo le ultime indiscrezioni, il “cardinale «rottamatore» di Firenze” (che YouTrend ci spiega che è così detto per “aver preso il posto di decano del Consiglio al collega pisano, qualche mese fa”) otterrebbe al termine del Concistoro il voto di 32 cardinali. Il “camerlengo di Genova”, invece, otterrebbe 26 voti cardinalizi, mentre il “prelato pelato di Monza e Brianza” otterrebbe soltanto 18 voti di cardinali. L’autore di questa indiscrezione è un biblista di nome Lando Pallio Uccello, un nome che ricorda vagamente quello di Nando Pagnoncelli, direttore della IPSOS.
Youtrend.it è il marchio su internet di Quorum, un istituto di sondaggi e consulenza. La sua attività è recente: dal 2009 ha cominciato a pubblicare – nei 15 giorni precedenti le elezioni – i dati sulle “temperature medie”, mentre quest’anno ha deciso di occuparsi delle indiscrezioni che filtrano dal conclave dove si dovrà eleggere il Papa. Da YouTrend fanno sapere di non avere mai avuto problemi con l’AGCOM per questo genere di attività.
Le corse clandestine
In queste settimane, oltre al Conclave, potete seguire anche i risultati delle corse ippiche clandestine pubblicati sul sito NotaPolitica.it. Anche qui, naturalmente, non si tratta di sondaggi, ma nei risultati dei fantini e dei loro cavalli si possono trovare analogie interessanti con la situazione italiana. Ad esempio, in una delle ultime corse all’ippodromo di Agnano – che viene descritto come “un ippodromo molto Noto” (maiuscolo), che è anche il cognome del fondatore dell’istituto di Sondaggi IPR Marketing – risulta che il fantino Fan Faròn, in sella a Fan Idole, finisce la gara con un tempo di 31 secondi, seguito dal cavallo Igor Brick (un nome che ricorda vagamente Beppe Grillo) con un tempo di 26 secondi e dal terzo classificato Varenne, a 18 secondi (a causa, ci spiega NotaPolitia.it, dell’assenza del fantino Burlseque “relagato” allo “Château de Boscon”).
Ma i sondaggi si fanno comunque?
Arrivati a questo punto è bene spiegare che nonostante la legge, in queste due settimane gli istituti hanno continuato a fare sondaggi. Il divieto stabilito dalla legge italiana, infatti, non riguarda la possibilità di fare sondaggi, ma soltanto di diffonderli. In questo periodo i partiti politici continuano a commissionare sondaggi agli istituti di ricerca e gli stessi istituti, o almeno i più grandi, continuano a fare sondaggi non solo perché ricevono le commissioni ma anche perché, banalmente, è il loro lavoro: la precisione dei loro modelli statistici deriva anche dal raffronto di dati raccolti con continuità con i risultati reali che usciranno dal voto. In altre parole, i risultati dei sondaggi in questo periodo “girano” comunque tra gli addetti ai lavori, anche se non compaiono nei telegiornali e sui quotidiani.