Chi è Hachim Mastour
È un calciatore italiano di origini marocchine, e stasera potrebbe diventare il più giovane giocatore del Milan a esordire in Serie A (è davvero così forte?)
Hachim Mastour è un giovane calciatore italiano di origini marocchine, ha 15 anni e gioca da trequartista (cioè è un centrocampista d’attacco) nella squadra delle giovanili del Milan. Negli ultimi giorni tra gli addetti ai lavori si è parlato moltissimo di lui. Nel posticipo di stasera tra Milan e Sassuolo, Mastour potrebbe infatti diventare il più giovane calciatore del Milan a esordire nel campionato di calcio di Serie A: lo farebbe a 15 anni, 11 mesi e 3 giorni, scavalcando Paolo Maldini che esordì in una partita contro l’Udinese il 20 gennaio 1985, a 16 anni, 6 mesi e 25 giorni.
Questa settimana Mastour si è allenato con la prima squadra: è stato convocato dall’allenatore Clarence Seedorf per la partita di stasera, e comincerà quasi certamente da riserva sperando di entrare a partita in corso. Esperti e compagni di squadra dicono di lui che è tecnicamente molto forte ma che – trattandosi di un giocatore giovanissimo – è molto difficile intuire già da ora se diventerà un campione oppure no.
Da dove salta fuori?
Mastour è nato a Reggio Emilia il 15 giugno 1998 da genitori marocchini. È alto un metro e 75 e attualmente vive a Varese con i genitori e la sorella più grande. Ha già giocato cinque volte con la nazionale italiana Under-16, segnando un gol. Ha un account Twitter e una pagina Facebook molto seguita. Con il Milan ha un contratto dal 2 luglio 2012, da quando aveva 14 anni. L’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, lo prese dai Giovanissimi della Reggiana per far parte dei Giovanissimi del Milan: quella dei Giovanissimi è considerata la prima categoria di livello “agonistico” delle giovanili (poi a salire vengono Allievi, Juniores e Primavera, a seconda dell’età anagrafica dei giocatori). Con la Reggiana, Mastour aveva segnato 26 gol in 30 partite, e si era già fatto notare per le sue capacità tecniche di dribbling e di controllo del pallone.
Fin da allora il suo procuratore è Dario Paolillo. Mastour era già conosciuto e apprezzato da diverse squadre, tra cui l’Inter, con cui aveva giocato a gennaio 2012 nel torneo Memorial Ielasi (fece cinque goal). Marco Montresor, suo allenatore nei Giovanissimi della Reggiana, disse: «Hachim è bravissimo nell’uno contro uno e ha grande visione di gioco, ma deve migliorare tatticamente». Sul costo dell’ingaggio si parlò di una cifra tra i 400mila e gli 800mila euro, che per un ragazzo di 14 anni non sono pochi. Galliani disse: «Mastour è poco più di un bambino e pare abbia grandi doti, ma non carichiamolo di responsabilità che non gli competono».
È veramente forte?
Con i Giovanissimi del Milan Mastour si fece subito notare per una serie di buone prestazioni in cui mostrò soprattutto i suoi punti di forza: il controllo del pallone e il dribbling, e anche un buon tiro.
Proprio per queste sue indiscusse abilità tecniche con il pallone tra i piedi, fu chiamato dalla Nike per il test del pallone che sarebbe poi stato utilizzato nella stagione 2013-2014 di Serie A, e soprattutto fu chiamato dalla Red Bull per partecipare a uno spot con Neymar, attaccante brasiliano del Barcellona, particolarmente noto per il suo talento in queste cose.
Già da allora di Mastour si cominciò anche a scrivere che a volte eccedeva con i giochetti con il pallone (“tricks”), bellissimi da vedere ma non sempre utili. Anche oggi alcuni sostengono che per quanto valido tecnicamente, in questa stagione con gli Allievi del Milan Mastour non abbia mai veramente fatto la differenza. Ha anche giocato nella Primavera, allenata da Filippo Inzaghi, ma soltanto in due occasioni e per un totale di 22 minuti: contro il Brescia a fine marzo (e il Milan perse 1-0) e contro l’Atalanta nell’ultima partita della fase a gironi.
È un “predestinato”?
Dopo il grande ottimismo degli anni scorsi, molti commentatori hanno cominciato ad andarci molto piano con i complimenti a Mastour, anche per il rischio di “bruciarlo”, cioè accrescere troppo le aspettative e pretendere eccessivamente da un calciatore che ancora deve compiere 16 anni, e – al netto del talento – non ha ancora neppure una struttura fisica pienamente adeguata per contrastare giocatori molto più grandi e forti di lui.
Se domenica 18 maggio giocherà anche soltanto per un minuto contro il Sassuolo, Mastour diventerà il più giovane milanista a esordire in Serie A (e il quinto più giovane calciatore a esordire in Serie A in assoluto: il più giovane esordiente in Serie A rimarrebbe Amedeo Amadei, che il 2 maggio 1937 esordì con la Roma a 15 anni, 9 mesi e 6 giorni). Intanto, in una partita di allenamento con i giocatori della prima squadra, Mastour ha fatto una buona impressione e ha anche segnato un gol.
Riguardo a lui, l’allenatore del Milan Clarence Seedorf ha detto: «Il Milan ha un progetto chiaro per lui, è molto giovane e stiamo cercando di farlo abituare a un livello superiore al quale è abituato, anche fisicamente. Questo sarà il suo percorso, non dovremo bruciarlo, quindi tutti sono molto attenti a lui, dalla società ai giocatori».
Foto: Ker Robertson/Getty Images