Un castello abbandonato da vent’anni
Le foto del bellissimo Castello di Sammezzano, uno dei principali esempi di arte orientalista in Italia, vicino a Firenze
Il Castello di Sammezzano si trova vicino a Leccio, in provincia di Firenze: è tra i principali esempi di arte orientalista in Italia ma è in stato di abbandono da vent’anni.
Le sue origini non sono certe – secondo alcuni venne costruito nel IX secolo e ospitò Carlo Magno – ma quello che si sa di sicuro è che nel 1605 il cavaliere Ferdinando Odoardo Ximenes d’Aragona lo acquistò dal Granduca di Toscana Ferdinando I, che lo trasformò in una villa con giardini. Nell’Ottocento la villa venne ereditata dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, architetto, botanico, bibliofilo, e politico: partecipò ai moti del ’48, fu consigliere della Comunità di Firenze nel 1860, e dal 1864 al 1867 deputato del Regno d’Italia. Ferdinando Panciatichi era anche un appassionato di arte araba e decise di ristrutturare la villa in stile moresco, ispirandosi per l’esterno al Taj Mahal, e per l’interno alla Alhambra di Granada. Si dedicò ai lavori per quarant’anni, dal 1853 e il 1889, e fece costruire anche un parco di 185 ettari, tuttora uno dei più estesi d’Italia, e che conserva anche il maggior numero di sequoie giganti: 57 esemplari, alti più di 35 metri.
Le stanze della villa sono tutte diverse tra loro per stucchi, colonne, nicchie, giochi di luce. Durante la Seconda guerra mondiale i nazisti razziarono sia il palazzo che il giardino, dove rubarono statue e fontane. Dopo la fine della guerra il castello venne trasformato in un hotel di lusso, che chiuse nel 1990. Da allora è abbandonato e non accessibile al pubblico: l’esterno è rovinato dal maltempo, mentre alcune finestre sono rotte, ed è stato rubato anche qualche candelabro. Nel 1999 il castello è stato venduto all’asta a una società inglese e attualmente appartiene alla catena alberghiera internazionale Palmerston Hotel & Resorts, che progetta di trasformarlo in un resort di lusso, con appartamenti, un hotel, una spa, campi da tennis, golf e altri sport. I lavori per convertire il castello e la tenuta sono in programma da quest’anno.
Nel frattempo, nel 2012 è stato fondato il Comitato FXPA, un’associazione no profit che cerca di raccontare Ferdinando Panciatichi e la storia del castello, organizzando anche eventi e aperture al pubblico.