È stato ritrovato il relitto della Santa Maria?
Un archeologo marino dice di si, davanti alla costa di Haiti, dove si incagliò il giorno di Natale del 1492
Aggiornamento del 6 ottobre 2014: la risposta è no.
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L’archeologo marino americano Barry Clifford ha dichiarato martedì alla CNN che un relitto localizzato già nel 2003 sul fondo marino al largo della costa settentrionale di Haiti sarebbe quello della nave “Santa Maria”, l’ammiraglia della flotta di caravelle con la quale Cristoforo Colombo salpò dalla Spagna nell’agosto del 1492 e con cui raggiunse il continente americano (la Santa Maria era in realtà una caracca, cioè una nave più grande). Clifford, che è un esperto esploratore subacqueo e che ha ritrovato anche il relitto dell’unica nave pirata di cui sia certa l’identificazione (la Whydah di Black Sam Bellamy), ha detto: «Ogni singolo pezzo si adatta. Ora, naturalmente, dobbiamo passare attraverso l’intero processo di studio archeologico e abbiamo intenzione di farlo entro i prossimi mesi, ma mi sento molto fiducioso sulla scoperta».
(Una ricostruzione della Santa Maria)
Parti del relitto erano state individuate già da precedenti spedizioni, ma l’ipotesi che si potesse trattasse della Santa Maria non era stata fatta subito: nel 2003 era stata confermata la presenza dei resti di un forte costruito da Colombo in un punto vicino della costa settentrionale di Haiti, dove Colombo scrisse nel suo diario che la nave si era incagliata, più di 500 anni fa. Venne dunque organizzata una prima spedizione sottomarina: con sonar e magnetometri furono analizzate oltre 400 anomalie del fondo marino, venne ridotta progressivamente la zona in cui era possibile ritrovare la Santa Maria, fino ad arrivare a un perimetro molto più piccolo, dentro al quale fu identificato il relitto, che si trovava incastrato in una barriera corallina tra i 10 e i 15 metri sotto la superficie dell’acqua e dunque a una profondità relativamente bassa.
Il riesame di quelle prime fotografie e una nuova spedizione di Clifford che risale al mese scorso, hanno portato all’identificazione provvisoria con la nave di Colombo. Secondo Clifford, la prova definitiva che il relitto sia proprio quello della Santa Maria sarebbe il cannone del XV secolo ritrovato nel 2003 su un fianco della nave e poi saccheggiato insieme ad altri manufatti. Nonostante questo, come ha spiegato alla CNN l’archeologo Charles Beeker dell’Indiana University, la nave «ha ancora una serie di caratteristiche che giustificano uno scavo», aggiungendo anche che le prove raccolte finora da Clifford «sono molto convincenti». Clifford ha anche detto che il mese prossimo tornerà ad Haiti per incontrarsi con le autorità locali e stabilire un piano di lavoro: «Il governo haitiano ci ha aiutato molto, e ora dobbiamo organizzare con loro uno scavo archeologico».
Se l’autenticità del relitto verrà confermata, quella di Clifford e dei suoi collaboratori potrebbe diventare una delle scoperte archeologiche sottomarine (e non) più importanti di sempre: «Questa è la nave che ha cambiato il corso della storia umana», ha commentato Clifford. Alla ricerca di una via per raggiungere il continente asiatico, Cristoforo Colombo salpò la mattina del 3 agosto 1492 da Palos de la Frontera, in Spagna, con tre navi, la Santa Maria, la Niña e la Pinta. Nella notte del 12 ottobre avvistarono la costa di un’isola che chiamarono San Salvador, nell’arcipelago delle Bahamas, ma dopo l’approdo la spedizione riprese presto il mare arrivando prima a Cuba e all’inizio di dicembre sulla costa settentrionale di Haiti. Verso la mezzanotte del 25 dicembre, a poca distanza dalla costa, la Santa Maria si incagliò e affondò.
Colombo fu costretto ad abbandonare parte dell’equipaggio, 39 persone in tutto, in un forte costruito apposta sulle coste dell’isola poco lontano dal luogo dell’incidente.
Al suo ritorno in Spagna, dopo una tappa a Lisbona, nel marzo del 1493, Colombo fu accolto trionfalmente e fu allestita subito una seconda e più grande spedizione che partì da Cadice nel settembre del 1493 con 17 navi e 1500 persone. Dopo una lunga ricognizione delle coste di Cuba e dopo aver toccato la Giamaica, Colombo rientrò a Cadice. Una terza spedizione durò tra il 1498-1500 e l’ultimo viaggio di Colombo (1502-04) partì da Cadice, lo portò nuovamente ad Haiti e nei mari dell’America Centrale fino circa all’istmo di Panama: una spedizione di soccorso riportò Colombo e i suoi in Spagna dopo una serie di difficoltà e fallimenti. Trasferitosi a Valladolid, Colombo vi morì poco dopo, il 19 maggio del 1506: secondo le ipotesi storiche prevalenti rimase convinto fino ad allora che le terre che aveva raggiunto non appartenessero a un nuovo continente.