Una sparatoria incredibile a Miami
Ha sparato solo la polizia – 377 colpi in pochi minuti – in una zona residenziale contro due uomini non armati: com'è ci si è arrivati
Intorno alle 6.30 del mattino del 10 dicembre 2013 la polizia di Miami individuò Adrian Montesano, ricercato per aver rapinato un negozio poche ore prima e per aver sparato a un agente di polizia. Montesano stava viaggiando sulla sua auto, una Volvo di colore blu, e la polizia cominciò a inseguirlo. Durante la fuga Montesano uscì di strada andando a schiantarsi nella recinzione di una casa di un quartiere residenziale, finendo con la macchina incastrata tra un albero e un pilone di cemento senza potersi più muovere. Montesano aveva con sé un passeggero, Corsini Valdes, che non aveva commesso nessun reato. Nessuno dei due era armato.
In poco più di un secondo l’auto di Montesano era stata circondata da 23 agenti di polizia che cominciarono a sparare contro l’automobile: 50 colpi di pistola in rapida successione. A quel punto, come ha raccontato un testimone all’emittente televisiva CBS4, le due persone all’interno dell’auto si muovevano ancora, ma non avevano nemmeno accennato a una reazione nei confronti della polizia o a una fuga. La polizia intimò a Montesano di alzare le mani ma poi cominciò nuovamente a sparare: in 25 secondi i 23 agenti spararono altri 327 colpi. Alla fine le due persone all’interno del veicolo erano entrambe morte.
Per ricostruire tutta la vicenda e cercare di spiegare come una sparatoria così violenta sia potuta accadere senza che ce ne fosse davvero bisogno – gli unici a sparare furono gli agenti, e contro persone non armate che non avevano accennato nessuna reazione – i giornalisti di CBS4 hanno passato intervistato gli agenti coinvolti, ascoltato tutte le registrazioni radio della polizia e letto tutti i rapporti, parlato con i testimoni e raccolto i video girati dai passanti. La conclusione a cui sono giunti è questa:
La dinamica della sparatoria suggerisce che gli agenti si siano dimenticati delle loro istruzioni e che, presi dalla concitazione del momento, abbiano smesso di ascoltare le loro radiotrasmittenti per coordinarsi tra di loro. Questo ha messo a rischio non solo la loro vita ma anche la vita di privati cittadini.
La ricostruzione fatta da CBS sulle comunicazioni radio della polizia sembra in effetti mostrare che quando l’auto di Montesano era stata individuata, la centrale di polizia aveva già perso il controllo di molte unità nelle strade. A un certo punto un agente che stava coordinando le operazioni dice: «non si capisce niente, ci sono unità che corrono in ogni direzione per un codice 3 (sirene e lampeggianti)». In un’altra conversazione radio un agente dice invece di fare molta attenzione perché Montesano è armato. Come mai a un certo punto sia iniziata la sparatoria, tuttavia, non è stato chiarito. L’auto di Montesano era stata circondata e da procedura si sarebbe dovuto aspettare l’arrivo delle unità speciali. Probabilmente, dice CBS4, un agente ha cominciato a sparare e gli altri lo hanno seguito.
CBS4 ha voluto sottolineare che naturalmente nulla sarebbe accaduto se Montesano non avesse deciso di rapinare il piccolo negozio della catena Walmart e sparare a un agente di polizia. Questo tuttavia, spiegano i giornalisti coinvolti nell’indagine, non assolve la polizia dalle sue responsabilità.
La violenza della sparatoria e il fatto che sia avvenuta in un zona residenziale ha attirato sulla polizia di Miami non poche critiche: il comportamento degli agenti coinvolti nella sparatoria è stato definito “spericolato e incauto”. L’Atlantic ha messo in fila tre aspetti piuttosto preoccupanti della sparatoria:
– I proiettili sono stati sparati ovunque: hanno colpito la Volvo di Montesano, altre macchine parcheggiate, le recinzioni delle case e alcuni negozi della zona. Hanno colpito una casa dove al momento della sparatoria c’erano un bambino di 12 anni e un neonato di 4 mesi.
– Due agenti di polizia sono stati feriti dal fuoco di altri agenti. Un agente è stato colpito al braccio e l’altro è stato ferito di striscio alla testa. Se il proiettile avesse colpito due centimetri più in là l’agente sarebbe stato ucciso.
– I responsabili della polizia di Miami hanno detto che è stata una fortuna che nessun altro sia stato ferito o ucciso. Ancora più preoccupante è l’idea che i residenti della zona avrebbero potuto essere colpiti dalla polizia. La sparatoria è avvenuta quando i genitori si stavano preparando a uscire di casa per portare i loro bambini a scuola. Poco distante dal luogo della sparatoria, un gruppo di pendolari aspettava sul marciapiede l’arrivo di un tram.