La legge elettorale delle europee è stata rinviata alla Consulta
Lo ha deciso il Tribunale di Venezia accogliendo il ricorso di un avvocato: sembra che c'entri la soglia di sbarramento al 4%
Il Tribunale di Venezia ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge con cui si vota in Italia per le elezioni europee, pare per via della soglia di sbarramento al 4 per cento. Alle elezioni europee è l’Unione Europea stessa ad affidarsi agli stati per decidere come eleggere i deputati, fornendo solo qualche paletto per la scelta della legge elettorale: sistema proporzionale e soglie di sbarramento non più alte del 5 per cento. Le soglie di sbarramento sono quindi esplicitamente ammesse dalla legge comunitaria e sono diffusissime: tra gli altri, la Francia ha una soglia di sbarramento al 5 per cento, la Svezia al 4 per cento e la Grecia al 3 per cento. Ce l’aveva anche la Germania, ma è stata abolita l’anno scorso dalla Corte Costituzionale.
Il Tribunale di Venezia – come rivela l’Ansa – ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per soglia di sbarramento del 4%. La decisione è stata assunta durante l’esame di un ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta. Quella assunta dal Tribunale di Venezia è la prima decisione nel merito assunta rispetto ai ricorsi presentati sulla legge elettorale che regola in Italia il meccanismo delle elezioni europee. Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.
“E’ solo un problema di tempi per la decisione, per questo avrei preferito che il quesito fosse sottoposto alla Corte di Giustizia della Ue, mentre l’esito è certo anche per i precedenti del Tribunale Costituzionale Federale tedesco”. L’avvocato Besostri commenta così la decisione del Tribunale, e aggiunge: “Le norme costituzionali sul diritto di voto sono uguali nella Costituzione tedesca (articolo 38) e italiana (articolo 48) e la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia elettorale è un riferimento anche per la Consulta, che ne ha fatto uso nella sentenza sul Porcellum”.
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foto: AP Photo/Christian Lutz