Il problema è un altro!
La diffusione del "benaltrismo" spiegata e presa in giro da Luca Bottura
Sull’inserto La Lettura del Corriere della Sera, Luca Bottura ha elencato una lunga successione di opinioni fondate su un’attitudine dialettica estesissima nel dibattito pubblico – sia politico che spicciolo – quella di obiettare sempre che ci sarebbe un problema più importante di quello di cui si sta parlando. Attitudine deliberata o pigra – che ha preso il nome di “benaltrismo” – che ottiene solitamente il risultato di non affrontare nessuno dei problemi in questione, né quello primario né quello secondario. E che Bottura prende in giro con un’immaginata ricerca scientifica.
Il professor Ben Harper del Mit di Boston ha elaborato, dopo oltre un decennio di studi, un modello statistico che analizza lo svolgimento di una discussione nei bassifondi dei social italiani. Il modello è altresì valido anche in contesti meno istituzionali, come i commenti a una qualsivoglia notizia di Libero-news.it, o della colonna di destra di un altro sito, oppure in un thread relativo a una foto di gattini, quelle che un altro sito ancora ha astutamente sparso per la home page, in modo che risultino indistinguibili da quelle dell’attuale premier.
Lo schema della discussione contempla un andamento sinusoidale indipendente dal postulato di partenza. L’unica variabile risiede nel tempo impiegato per completare il percorso. Il postulato è riassumibile nella formula: A=> B => 2A .
Esempio: Gli italiani non pagano le tasse => il problema è ben altro: storicamente in Italia le tasse sono troppo alte.
Il problema è ben altro: manca un vero contrasto all’evasione e pagano solo le fasce meno garantite, per esempio i lavoratori dipendenti.
Il problema è ben altro: i lavoratori dipendenti spesso hanno un doppio lavoro.
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