L’agguato a Hélène Pastor
Un uomo ha sparato a una ricca ereditiera francese e al suo autista a Nizza, si sospetta c'entri la ‘ndrangheta
Aggiornamento di mercoledì 21 maggio 2014
Hélène Pastor è morta alle 6 del mattino di mercoledì 21 maggio all’ospedale Saint-Roch di Nizza, dove era ricoverata da due settimane per le ferite da arma da fuoco che aveva riportato nell’agguato subito il 6 maggio.
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Martedì 6 maggio Hèléne Pastor, donna di 77 anni che appartiene a una delle più importanti famiglie del Principato di Monaco, e il suo autista, Mohammed D, hanno subito quello che la polizia ha definito “un agguato” davanti all’ospedale L’Archet, a ovest di Nizza, e sono rimasti entrambi feriti da colpi di arma da fuoco. Ora si trovano ricoverati in terapia intensiva all’ospedale Saint-Roch di Nizza.
Intorno alle 19 Hélène Pastor era andata a trovare il figlio Gildo Pallanco Pastor, ricoverato dallo scorso febbraio all’ospedale L’Archet di Nizza. All’uscita è salita sulla macchina guidata dall’autista, un uomo di 54 anni. Quando l’auto ha rallentato per uscire dal parcheggio e immettersi nella strada principale, un uomo a volto scoperto, accompagnato da un complice nascosto dietro il muro, si è avvicinato e ha sparato con un’arma a canna lunga che, secondo i testimoni, era un fucile. Dopo un primo colpo che ha rotto il finestrino, l’uomo ha sparato una seconda volta e si è allontanato a piedi. L’auto, fuori controllo, si è fermata su un muretto pochi metri più avanti.
Sul luogo erano presenti dei testimoni e la scena è stata anche registrata dalle telecamere di sorveglianza: la polizia sta analizzando i video per cercare di capire chi fosse il principale bersaglio dell’agguato, se la donna o il suo autista, definito «già noto alla polizia». Diversi giornali sostengono che l’inchiesta si starebbe concentrando sulla ‘ndrangheta, molto attiva negli ultimi tempi in Costa Azzurra con investimenti immobiliari. Ma si tratta di “indiscrezioni” e la polizia non ha ancora fatto alcuna ipotesi.
Hèléne Pastor è una dei tre eredi di una ricca dinastia di costruttori che è proprietaria di una quota molto consistente del patrimonio immobiliare del Principato (si stima che sia di circa 500 mila metri quadrati). Suo fratello Michel Pastor è stato dal 2004 al 2008 presidente della squadra di calcio del Monaco ed è morto a 70 anni lo scorso febbraio. La fortuna della famiglia iniziò quando il nonno Jean-Baptiste Pastor arrivò a Monaco e nel 1936 realizzò la sua prima grande opera pubblica, lo stadio Louis II. Dopo la guerra uno dei figli, Gildo, acquistò diversi terreni sul mare dove fu poi autorizzata la costruzione di grandi grattacieli. Nel 1990, alla morte di Gildo, i tre figli – Victor, Michel e Hélène – ne ereditarono il patrimonio.