L’enorme frana in Afghanistan
Un'intera sezione di una montagna nel nordest del paese si è staccata e ha sommerso centinaia di case: ci sono oltre 2.500 morti
Venerdì 2 maggio due enormi frane nella provincia di Badakhshan, nel nordest dell’Afghanistan, hanno causato la morte di oltre 2.500 persone. La prima frana ha sommerso centinaia di case, quando un’intera sezione di una montagna si è staccata in seguito alle piogge torrenziali dei giorni scorsi. La seconda ha investito i soccorritori che erano arrivati nella zona per cercare di tirare fuori i sopravvissuti. Le ricerche sono andate avanti per tutto il giorno, ma verso il tardo pomeriggio sono state sospese.
Le frane sono avvenute venerdì mattina, che in Afghanistan è giorno di festa. Nel corso della giornata sono cominciati ad arrivare nella zona colpita i primi aiuti per i sopravvissuti, per lo più cibo, tende e acqua.
Il Badakhshan è una regione estremamente povera, prevalentemente montagnosa, ed è una delle zone più remote di tutto l’Afghanistan, vicino ai confini di Tajikistan, Cina e Pakistan. Il giovernatore Shah Waliullah Adeeb ha detto che i gruppi di soccorso non disponevano dei mezzi e dell’equipaggio necessari. Migliaia di persone hanno dovuto trascorrere la notte all’aperto, tra cui anche gli abitanti di alcuni villaggi vicini, che sono stati evacuati per il timore di nuove frane. «Lo strato di fango è profondo da 10 a 30 metri, e non riusciamo neppure a raggiungere i corpi», ha detto il governatore.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che le forze statunitensi presenti in Afghanistan sono pronte a offrire il loro aiuto nelle ricerche (attualmente in Afghanistan sono ancora presenti circa 30 mila soldati americani).