Le foto delle centinaia di migranti che cercano di scavalcare la frontiera di Melilla
Alcuni sono riusciti a passare, altri sono rimasti bloccati per ore tra le recinzioni e poi arrestati
Giovedì 1 maggio circa 600 migranti provenienti dall’Africa hanno provato ad attraversare la frontiera di Melilla, sulla costa a nord del Marocco, in due diversi gruppi. Il primo tentativo è avvenuto alle 6 del mattino: su 400 persone, secondo il ministero degli Interni spagnolo, 145 sono riuscite a passare, mentre gli altri sono rimasti bloccati tra le due recinzioni per circa 6 ore e poi arrestati. Il secondo tentativo è avvenuto intorno alle 11.00: tutti i 200 migranti che avevano provato a scavalcare la barriera sono stati però bloccati dalle autorità marocchine.
La cosiddetta “barriera di Ceuta e Melilla” è l’unica frontiera di terra che separa l’Africa e l’Europa: la prima è affacciata sullo Stretto di Gibilterra, la seconda sulla costa del Marocco a circa 400 chilometri a est di Tangeri, la città sullo stretto di Gibilterra: ha uno status strano, si trova in mezzo al Marocco ma fa parte della Spagna e quindi dell’Unione Europea. Per questa ragione, Melilla è diventata una delle vie di passaggio più usate dai migranti che dall’Africa tentano di raggiungere l’Europa. Nel corso degli anni è stata “fortificata” lungo il suo confine con una doppia recinzione di 6 metri, dotata di torrette di osservazione, che viene costantemente sorvegliata da polizia e Guardia Civile per prevenire e respingere i tentativi che in molti fanno di superare il confine con il Marocco. Le barriere a Ceuta sono lunghe 8 chilometri e a Melilla 12. Sono costituite da due file separate di filo spinato all’interno delle quali c’è una strada pattugliata e vigilata da sensori elettronici e telecamere a infrarossi.