Nessuno pensa a quello della banana
Michele Serra si preoccupa del tifoso che l'ha lanciata a Dani Alves, escluso e reietto, ma prevede un suo posto nella società contemporanea
Mentre la campagna di comunicazione contro il razzismo nata dopo lo stupido lancio di una banana al calciatore Dani Alves del Barcellona si estende (e viene anche messa in discussione), Michele Serra su Repubblica si preoccupa – “essere di sinistra è spesso un peso” – per il finora anonimo lanciatore della banana.
Al meritato trionfo planetario del calciatore Dani Alves, che con un solo morso ha digerito il razzismo e a quest’ora lo avrà già evacuato, corrisponde l’onta totale del tifoso del Villareal che ha lanciato la banana in campo, di qui in poi Imbecille Globale, ridicolizzato, espulso a vita, braccato dai media di mezzo mondo (ed è la condanna più atroce). Poiché essere di sinistra è spesso un peso, confesso di pensare a lui, in queste ore, con qualche apprensione: perché è davvero ultimo tra gli ultimi, negletto, ridicolizzato, per giunta neanche autorizzato a prendersela con le caste o le banche o il gruppo Bielderberg, essendo lui stesso il mandante indiscusso della propria minchioneria.
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