Le altre elezioni del 25 maggio

Si vota in due regioni e migliaia di comuni, tra cui Firenze e Bari: una breve guida

Foto Ufficio Stampa Matteo Renzi - Lapresse
politica
08 06 2013 Firenze
Incontro a Palazzo Vecchio - Matteo Renzi ed Enrico Letta
Nella Foto Matteo Renzi ed Enrico Letta

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Foto Ufficio Stampa Matteo Renzi - Lapresse politica 08 06 2013 Firenze Incontro a Palazzo Vecchio - Matteo Renzi ed Enrico Letta Nella Foto Matteo Renzi ed Enrico Letta DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

Oltre alle elezioni europee, che si terranno in Italia il prossimo 25 maggio, lo stesso giorno si andrà a votare in Piemonte e in Abruzzo per la presidenza della regione e in 4.095 comuni per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali (prima ancora, il 4 maggio, voteranno gli 11 comuni del Trentino-Alto Adige). Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7.00 alle 23.00 mentre lo scrutinio inizierà lunedì 26 maggio, subito dopo quello dei voti per le elezioni del Parlamento Europeo. I ballottaggi sono stati fissati per l’8 giugno.

Regionali
Sono sei i candidati alla presidenza del Piemonte: Sergio Chiamparino per il centrosinistra, Gilberto Pichetto per il centrodestra, Enrico Costa per NCD-UdC, Guido Crosetto per FdI-AN, Davide Bono per il Movimento 5 Stelle e Mauro Filangeri per L’Altro Piemonte a Sinistra. L’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Torino ha ammesso 6 degli 8 listini presentati, respingendo quelli della “Lista dei Grilli-No Euro” guidata da Roberto Cermignani (perché collegata a un gruppo consiliare non più esistente) e quella del “Movimento Bunga Bunga Usei” di Marco Di Nunzio (per il mancato collegamento con l’USEI, l’Unione Sudamericana Emigrati Italiani).

Saranno invece quattro i candidati in corsa per la presidenza dell’Abruzzo. Il presidente uscente Gianni Chiodi (centrodestra) sarà sostenuto, oltre che da alcune liste civiche, anche da Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Fratelli d’Italia; Luciano D’Alfonso (centrosinistra) sarà invece sostenuto da PD, IdV, SEL e PSI; Sara Marcozzi sarà la candidata del Movimento 5 Stelle e Maurizio Acerbo quello di Rifondazione Comunista.

Capoluoghi di regione
Le elezioni comunali di Firenze sono quelle che stanno ricevendo maggiore attenzione: lo scorso 24 marzo, infatti, si è concluso l’iter che ha portato alla decadenza da sindaco di Matteo Renzi, scelto il mese prima dal Parlamento come presidente del Consiglio. Fino alle amministrative la giunta è stata e sarà guidata dal vicesindaco Dario Nardella, del Partito Democratico; lo stesso Nardella ha vinto le primarie del PD e quindi sarà candidato a sindaco. Oltre che dal PD, Nardella è appoggiato dall’IdV e anche dalla lista civica “Firenze più di prima”, nella quale è candidata anche Fiona May, l’ex campionessa di salto in lungo. Oltre a Nardella ci sono 9 candidati: il candidato di Forza Italia è Marco Stella, già consigliere comunale, che non ha però ottenuto il sostegno delle altre forze del centrodestra. Fratelli d’Italia ha presentato un proprio candidato, Achille Totaro, criticando Forza Italia perché non sono state fatte le primarie di coalizione; il Nuovo Centro Destra candida Gianna Scatizzi. La candidata del Movimento 5 Stelle è invece Miriam Amato, scelta con la raccolta dei curricula, seguita dal voto degli attivisti e da un’assemblea. Per la sinistra, in una coalizione composta da SEL, Rifondazione Comunista e una lista civica, si è candidato Tommaso Grassi, consigliere comunale di SEL, che ha presentato una lista composta per il 50 per cento da donne.

A Bari, si sono presentati dieci candidati e tra loro una sola donna, l’ex pm Desirèe Digeronimo, autonoma e sostenuta da quattro liste. Il candidato sindaco del centrosinistra, che ha vinto le primarie, sarà Antonio Decaro, già deputato del PD dal 2013, assessore alla mobilità e al traffico del comune di Bari nella prima legislatura del sindaco uscente Michele Emiliano e consigliere regionale della Puglia dal 2010. Sabino Mangano è il candidato del Movimento 5 Stelle, ma il principale sfidante di Decaro sarà Domenico Di Paola, ex amministratore unico di Aeroporti di Puglia, appoggiato da NCD e sostenuto anche dagli altri partiti e liste civiche di centrodestra dopo il rifiuto del presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli, di candidarsi.

A Perugia ci sono sei candidati: tra loro Wladimiro Boccali del PD, che nel 2009 raccolse il 52,9 per cento delle preferenze e venne eletto al primo turno, e che quest’anno si ripresenta con il sostegno del suo sfidante di cinque anni fa, Pino Sbrenna. Forza Italia, NCD e FdI, hanno scelto Andrea Romizi, avvocato di 35 anni e consigliere comunale uscente. Cristina Rosetti, che da anni guida un’associazione dei consumatori, ha accettato la candidatura proposta dal Movimento 5 Stelle: sarà lei, secondo molti osservatori, la principale sfidante per Boccali.

Infine, a Campobasso si sono presentati cinque candidati sindaco: tra loro, Antonio Battista per il centrosinistra, il sindaco uscente Gino Di Bartolomeo per Forza Italia, e Roberto Gravina per il Movimento 5 Stelle; a Potenza i candidati sono sette tra cui due per il centrosinistra, Luigi Petrone e Roberto Falotico; due per il centrodestra, Michele Cannizzaro e Dario De Luca e Savino Giannizzari per il M5S.

Altre città
Oltre ai capoluoghi di regione ci sono altre città importanti in cui si andrà al voto. A Bergamo si ripresenta Franco Tentorio, sindaco uscente che cinque anni fa vinse le elezioni con il 51,4 per cento dei consensi, sostenuto allora da PdL, Lega Nord, Pensionati e dalla civica “Tentorio sindaco”. Attualmente è sostenuto da Forza Italia e Lega Nord. Il suo maggior sfidante sarà il candidato del centrosinistra Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5, fondatore della casa di produzione Magnolia, tra i primi sostenitori e collaboratori di Matteo Renzi, che con il 58,5 per cento dei voti ha vinto le primarie di coalizione. Il Movimento 5 Stelle ha candidato Marcello Zenoni, architetto di 41 anni.

A Padova si sono presentati 9 candidati. Il candidato del centrosinistra sarà Ivo Rossi, vicesindaco dal 2009 al 2013 e dall’aprile del 2013 sindaco reggente, che ha vinto, ma con basso margine, le primarie di coalizione a cui hanno partecipato il PD, il movimento civico “Padova 2020” e SEL. Un mese dopo il voto, però, il PD e il movimento civico “Padova 2020” guidato da Francesco Fiore (arrivato secondo alle primarie con appena 404 voti di svantaggio) hanno comunicato la decisione di separarsi. In sostanza, “Padova 2020” non farà più parte della coalizione che sostiene Ivo Rossi – e che nelle liste raccoglie la parte più consistente della giunta uscente – e ha presentato come proprio candidato lo stesso Francesco Fiore. Il centrodestra è riuscito invece a trovare un accordo su Massimo Bitonci, ex sindaco di Cittadella e parlamentare della Lega Nord, che sarà candidato sindaco sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il centrodestra, su indicazione diretta di Silvio Berlusconi, aveva inizialmente presentato un proprio candidato: Nicola Lodi, 53 anni, broker assicurativo. L’accordo prevede che Lodi, piuttosto sconosciuto e senza esperienza politica, sia capolista di Forza Italia e, in caso di vittoria, vicesindaco.

Nessun accordo nel centrodestra invece a Modena, dove ha fatto notizia la candidatura a sindaco del senatore del Nuovo Centro Destra Carlo Giovanardi. Forza Italia, Fratelli d’Italia e UdC presentano Giuseppe Pellacani, figlio del candidato del centrodestra che nel 2009 sfidò l’attuale sindaco Giorgio Pighi (PD). Il principale sfidante di Giovanardi sarà però il candidato del PD Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale, la cui vittoria alle primarie è stata però fortemente contestata all’interno del suo stesso partito per il presunto pagamento di immigrati in cambio di voti. Il Movimento 5 Stelle ha presentato Marco Bortolotti, 45 anni, informatico. In totale ci sono 9 candidature. In Emilia-Romagna, oltre a Modena, il Movimento 5 Stelle spera di arrivare ai ballottaggi anche a Reggio Emilia, Ferrara, Forlì e Cesena.

A Reggio Emilia, Luca Vecchi del PD ha riunito il centrosinistra e sfiderà Donatella Prampolini (sostenuta dal centrodestra) e Norberto Vaccari del M5s. A Forlì, Davide Drei del centrosinistra sfiderà il candidato del M5S, Daniele Avolio, e Annarita Balzani, ex nazionale di atletica leggera sostenuta dal centrodestra (Lega esclusa). A Ferrara e Cesena, invece, si ricandidano i sindaci uscenti: Tiziano Tagliani a Ferrara contro la candidata del M5S Ilaria Morghen e un centrodestra diviso (Vittorio Anselmi con FI-FdI-Lega e Francesco Fersini con UdC e NCD). A Cesena Paolo Lucchi (PD) cerca la riconferma invece contro un centrodestra unito e guidato da Gilberto Zoffoli e Natascia Guiduzzi del M5S.

A Pavia il sindaco uscente Alessandro Cattaneo, ex presidente dell’ANCI e “sindaco più amato d’Italia” con il 63 per cento del gradimento da parte dei concittadini, considerato un politico emergente di Forza Italia, avrà come principale sfidante Massimo De Paoli, insegnante di 54 anni sostenuto dal PD. A Sassari i candidati sindaco sono sei: dopo primarie piuttosto complicate finite con una vittoria di poche decine di voti, il candidato del centrosinistra è Nicola Sanna. In una delle 12 liste che lo sostengono, è candidato anche Pietro Marongiu, leader e portavoce degli operai della Vinyls che quattro anni fa hanno occupato l’Asinara. Forza Italia, con il sostegno di Fratelli d’Italia e UdC, ha scelto invece Rosanna Arru, 60 anni, insegnante di italiano e latino. A Prato, l’unica città toscana guidata da un sindaco di centrodestra, il PD ha scelto Matteo Biffoni: sfiderà il sindaco uscente Roberto Cenni e anche un candidato del NCD, Carlo La Vigna, sostenuto da diverse liste civiche.

Tre cose piccole, infine.
Ciriaco De Mita – ex segretario della DC, ex presidente del Consiglio, 88 anni – è candidato a sindaco a Nusco, nell’Alta Irpinia, il paese dove è nato. Claudio Burlando, presidente della Liguria, si candida a consigliere comunale a Vernazza (La Spezia), paesino delle Cinque Terre devastato dall’alluvione nel 2011. Burlando si candida nella lista civica di centrosinistra “Insieme per noi tutti”, che appoggia il sindaco uscente Resasco. A Pompei il candidato Franco Gallo è sostenuto da 16 simboli, tra cui quello di Forza Italia e del Partito Democratico insieme.