Buon 25 aprile, altrove
Anche per il Portogallo, l'Australia e la Nuova Zelanda, oggi è un giorno speciale
Il 25 aprile, in Italia, si festeggiano simbolicamente la fine dell’occupazione tedesca, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale. Ma anche in Australia e in Nuova Zelanda e in Portogallo si celebrano oggi diversi e importanti 25 aprile.
In Australia e Nuova Zelanda si commemora l’ANZAC Day, giornata dedicata ai soldati dell’Australian and New Zealand Army Corps, morti in guerra: la scelta della data è legata all’anniversario dello sbarco dei soldati australiani e neozelandesi nella penisola turca di Gallipoli durante la campagna dei Dardanelli nel 1915.
In moltissime città dell’Australia, della Nuova Zelanda e nelle comunità di altri paesi, la mattina del 25 aprile un cappellano ricorda gli eventi di quel giorno, si svolgono parate militari e viene citato uno dei versetti del poema Lest We Forget (“Per non dimenticare”), scritto da Laurence Binyon e pubblicato per la prima volta nel 1914 in Inghilterra:
«They shall not grow old, as we that are left grow old:
Age shall not weary them, nor the years condemn.
At the going down of the sun and in the morning,
We will remember them»«Loro non invecchieranno, come noi, che continueremo a invecchiare:
La vecchiaia non li logorerà, né gli anni li condanneranno.
Quando il sole scenderà e al mattino,
Noi li ricorderemo»
Nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 1915, i soldati australiani e neozelandesi sbarcarono a Gallipoli, in Turchia, come parte dell’operazione chiamata “Campagna dei Dardanelli” pianificata dagli Alleati durante la Prima guerra mondiale. L’obiettivo era quello di infliggere una sconfitta decisiva all’Impero ottomano e portare aiuto all’Impero russo. Lo stretto dei Dardanelli era infatti considerato un importante punto strategico per garantire ai russi lo sbocco sul mar Mediterraneo.
A causa di alcuni errori strategici e di molte difficoltà, soprattutto logistiche, le truppe dell’ANZAC dovettero affrontare una lunga ed estenuante battaglia in cui subirono perdite elevatissime e che finì con un totale fallimento. Nonostante questo e la morte di 8.709 soldati australiani e di 2.721 neozelandesi, la partecipazione delle forze dell’ANZAC portò a un ritrovato sentimento nazionale per i due paesi.
Un altro 25 aprile è festeggiato poi in Portogallo: come in Italia, si festeggia la liberazione dalla dittatura, in questo caso quella fondata da António de Oliveira Salazar e terminata 40 anni fa, il 25 aprile 1974, quando i militari portoghesi attuarono la cosiddetta Rivoluzione dei Garofani, il colpo di stato che riportò nuovamente la democrazia nel Paese. Il nome di Rivoluzione dei Garofani (in portoghese Revolução dos Cravos) è stato adottato dal gesto di una fioraia portoghese nei giorni della sommossa, che in una piazza di Lisbona offrì garofani ai soldati da inserire nelle canne dei fucili.
In Portogallo l’anniversario verrà celebrato attraverso una serie di eventi che includono concerti, dibattiti, proiezioni televisive speciali, rassegna cinematografiche e mostre, come quella all’Archivio di Stato di Lisbona, dove verrà esposta una raccolta dei manifesti apparsi sui muri della capitale portoghese nei giorni successivi alla Rivoluzione.