L’economia della quaresima

I credenti che hanno rinunciato alle cose non essenziali negli ultimi 40 giorni prima della Pasqua hanno risparmiato molti soldi, spiega un grafico dell'Economist

Domenica 20 aprile milioni di cristiani in tutto il mondo celebrano la Pasqua, il giorno secondo la tradizione in cui Gesù risorse a tre giorni dalla sua morte sulla croce. Le celebrazioni della Pasqua sono tra le più importanti dell’anno liturgico e arrivano dopo il periodo di quaranta giorni di quaresima, che inizia il mercoledì delle Ceneri e prosegue fino al Giovedì santo. La tradizione vuole che in questo periodo siano seguite diverse pratiche, che comprendono oltre alla preghiera e la carità anche giornate di digiuno e di privazione.

L’Economist ha provato, tra il serio e il faceto, a calcolare quale sia l’impatto della quaresima sulle finanze dei singoli credenti che decidono di seguirne le pratiche. Le stime sono state realizzate per diverse città in giro per il mondo, nel caso dell’Italia c’è Roma. Il grafico mostra quanto possono arrivare a risparmiare i fedeli che rinunciano a particolari beni non indispensabili come le sigarette, gli alcolici, altre bevande, i pasti al fast-food e la cioccolata. In quasi tutto i paesi il risparmio più alto deriva dall’astinenza dal fumo. Il vino e la birra sono particolarmente costosi a San Paolo del Brasile, il paese che conta il maggior numero di cattolici, e di conseguenza si può beneficiare di un buon risparmio.

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