La campagna di sensibilizzazione dell’Unicef contro la defecazione all’aperto in India
Circa la metà della popolazione indiana non usa i servizi igienici, con rischi molto seri per la trasmissione e diffusione delle malattie
Nelle ultime settimane sono circolati molto online una serie di video e altri contenuti legati alla campagna Poo2Loo, un’iniziativa di sensibilizzazione promossa dall’Unicef in India contro la defecazione all’aperto, che rappresenta una delle principali cause di contaminazione dell’acqua e di diffusione di infezioni ed epidemie. Uno dei punti della campagna, per esempio, è stato la creazione di un videogame, piuttosto spartano, nel quale bisogna raccogliere dei rotoli di carta igienica. L’India ha una popolazione di più di 1 miliardo e 200 milioni ed è il secondo paese più popolato al mondo: è anche lo Stato con il maggior numero di persone che defeca abitualmente all’aperto (620 milioni), e soltanto la metà circa della popolazione indiana utilizza i servizi igienici.
La defecazione all’aperto produce una media di circa 65 mila tonnellate di escrementi al giorno, provocando una situazione che genera molti rischi per la salute. Il 44 per cento delle madri, per esempio, smaltisce le feci dei figli piccoli all’aperto: questo aumenta considerevolmente il rischio di contaminazioni microbiche dell’acqua con virus, batteri e altri agenti che provocano la diarrea nei bambini, una delle condizioni che determinano la malnutrizione (di cui soffre il 48 per cento dei bambini in India). Sebbene la presenza di servizi igienico-sanitari nelle strutture pubbliche sia aumentata negli ultimi anni – il numero di scuole fornite di bagni è aumentato da 0,6 milioni nel 2005-2006 (il 52 per cento sul totale) a 1,14 milioni nel 2010-2011 (l’84 per cento) – oggi 28 milioni di bambini frequentano scuole ancora prive di bagni.
Sul sito della campagna viene anche riportato un rischio collaterale legato a questa pratica, per le donne e le ragazze: quello di essere assalite e subire violenze sessuali (un altro problema molto serio, in India), motivo per cui molte non defecano durante le ore notturne. D’altra parte, però, defecare all’aperto durante il giorno è per le donne causa di vergogna ed è generalmente visto come una mancanza di decoro. Tra le scuole che dispongono di bagni, soltanto il 60 per cento hanno bagni separati, e anche questo spinge molte ragazze a non utilizzarli. Secondo alcuni commentatori, l’approccio “poco serio” di Unicef per questo problema molto serio (“poco serio” per esempio per il tipo di video diffusi) potrebbe essere il modo migliore per rendere l’argomento più familiare e farlo circolare apertamente nella popolazione.