Malta ha legalizzato le unioni civili
E anche le adozioni per le coppie gay, con l'astensione dell'opposizione: il tutto in un paese a maggioranza cattolica dove fino al 2011 non si poteva divorziare
Lunedì 14 aprile il parlamento di Malta ha approvato una legge che permette alle persone omosessuali di contrarre unioni civili con gli stessi diritti e doveri delle coppie sposate, compreso il diritto ad accedere – secondo le leggi in vigore – all’adozione di minori. Il primo ministro Joseph Muscat, che è in carica da circa un anno ed è anche il capo del maggior partito di centrosinistra, il Partit Laburista, ha detto che «Malta ora è più liberale e vicina all’Europa, e ha dato pari legittimità a tutti i suoi abitanti». Circa un migliaio di persone hanno festeggiato l’approvazione della legge appena fuori dal Parlamento.
Hanno votato a favore della legge 38 deputati su 39 del Partit Laburista (uno era assente, si trovava all’estero) mentre il partito di centrodestra Partit Nazzjonalista, di cui fanno parte i rimanenti 30 deputati del Parlamento, si è astenuto. Secondo il Times of Malta, il capo del Partit Nazzjonalista Simon Busutti poco prima del voto si era detto disposto a votare la legge nel caso il governo avesse stralciato dalla riforma la possibilità di adottare figli, sostenendo che il paese «non è pronto per questo passaggio». Malta è un paese a grande maggioranza cattolica: l’aborto è tuttora vietato mentre il divorzio è stato introdotto solo nel 2011, con un referendum nel quale il Sì vinse con il 52,67 per cento dei voti. Un sondaggio citato da Reuters riporta che circa l’80 per cento dei maltesi si è detto contrario alle adozioni da parte delle coppie omosessuali.
Malta divenne una repubblica parlamentare dal 1974, dieci anni dopo essere diventata indipendente dalla Gran Bretagna. È grande circa 316 chilometri quadrati (l’Isola d’Elba è larga 224) e ci abitano circa 450mila persone. La moneta in uso è l’euro. Il Partit Laburista ha vinto le ultime elezioni del 2013 ottenendo il 54,8 per cento dei voti: non governava dal 1998.
foto: l’ufficio del primo ministro maltese alla Valletta (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images