Le bufale su ebola in Italia

Circolano da giorni sui social network e prendono di mira soprattutto gli immigrati irregolari, come racconta Vice

Dallo scorso febbraio in Guinea è in corso un’epidemia causata dal virus ebola che ha fino a ora causato la morte di almeno 108 persone e ha fatto registrare contagi negli stati confinanti, con altre 19 morti tra Liberia e Sierra Leone. I casi finora registrati sono stati 203: il virus provoca una febbre emorragica nella maggior parte dei casi mortale. Si tratta della prima epidemia di ebola nell’Africa occidentale degli ultimi 20 anni e per questo è osservata con molta attenzione non solo dalle autorità sanitarie locali, ma anche da quelle mondiali che vogliono evitare che il virus possa diffondersi in altre zone.

La trasmissione di ebola avviene solo attraverso il contatto con fluidi corporei, cosa che ne riduce almeno in parte la pericolosità e a oggi non c’è nessun rischio al di fuori delle zone dove si sta verificando l’epidemia. Il ministero della Salute italiano ha diffuso per precauzione una circolare a inizio aprile in cui ha comunicato l’avvio di ulteriori procedure di controllo sui flussi di persone verso il nostro paese. Nonostante ciò, da settimane sui social network circolano post e appelli molto allarmistici, dove si parla di un concreto rischio per l’Italia legato soprattutto all’immigrazione. Leonardo Bianchi ha messo insieme su Vice una ricca raccolta delle bufale che circolano online su ebola in Italia, e che forse vi sono passate davanti negli ultimi giorni su Facebook e Twitter.

Da almeno una settimana si è scatenata una caccia all’untore in cui l’Italia viene descritta come un paese in balia totale di “clandestini” ed “extracomunitari” che spargono il virus letale. Il tutto avviene con il silenzio complice delle autorità, che tacciono sul punto per non diffondere Il Panico tra la popolazione.

Tutto è iniziato non appena i vari siti complottari hanno rilanciato la nota del Ministero della Salute come se fosse un qualcosa di segreto, un documento che il Governo non vuole farci vedere ma che è stato scoperto grazie al fiuto paranoide. Presentandola come un bollettino dall’inferno la circolare diventa sicuramente allarmista—molto di più rispetto alle intenzioni originarie del Ministero—ma non è comunque sufficiente a sventare l’epidemia. La previsione di controlli più stringenti alle frontiere, infatti, “fa ridere, visto come viene affrontata l’invasione di clandestini.”

L’unica misura sensata per bloccare l’Ebola è quella suggerita in un incerto italiano dalla pagina Facebook Catena Umana: “BLOCCATE GLI SBARCHI, CHIUDETE LE FRONTIERE, O TENETELI IN QUARANTENA IN MARE O VOLETE DARE LA CITTADINANZA ANCHE ALL’EBOLA?”

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Il tema delle frontiere violate dai “clandestini contagiati” è particolarmente sentito, tant’è che “persino il Marocco ha bloccato le frontiere e nessun africano può entrare.” Noi, che a differenza del Marocco siamo schiavi del “politicamente corretto”, non possiamo chiudere le Sacre Frontiere e siamo esposti all’Apocalisse. Renzi, insomma, deve muoversi prima che sia troppo tardi.

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