Berlusconi ai servizi sociali, dice la procura
La richiesta dell'ex PresdelCons è stata accolta dall'accusa, ora si esprimerà il tribunale
Il procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna, ha espresso parere favorevole alla richiesta di Silvio Berlusconi di scontare la propria pena in affidamento in prova ai servizi sociali. Ora dovrà esprimersi il tribunale di sorveglianza, probabilmente entro pochi giorni. La pena avrà una durata solo formale di 12 mesi: in realtà saranno poco più di 10 poiché scatterà il meccanismo della “liberazione anticipata”, che prevede uno sconto finale della pena di un mese e mezzo. Per capirci, quindi, in questo momento sia la difesa (i legali di Berlusconi) che l’accusa (la procura) chiedono l’affidamento di Berlusconi ai servizi sociali: per questo, salvo sorprese, il tribunale dovrebbe acconsentire a questa soluzione.
Il primo agosto del 2013 Berlusconi era stato condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset: tre anni erano stati cancellati grazie all’indulto del 2006. All’ex presidente del Consiglio resta dunque da scontare solamente un anno di condanna. Contestualmente all’avvio dell’affido ai servizi sociali, Berlusconi dovrà rispettare alcune limitazioni come il divieto di uscire di casa tra le 23 e le 6 del mattino (salvo permessi accordati di volta in volta), l’impossibilità di fare viaggi all’estero (gli già stato ritirato il passaporto) e il divieto di uscire dalla regione in cui presta servizio salvo per particolari necessità, da documentare e sottoporre al magistrato competente. Tra le restrizioni ci sarà anche il divieto di frequentare persone pregiudicate e l’obbligo di tenersi periodicamente in contatto con l’assistente sociale che gli è stato assegnato.
foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images