Le 101 copertine di musica più importanti di sempre
Ci sono Bob Dylan su una copertina del 1967 e gli One Direction su una del 2013, le ha scelte un grande art director per la rivista AdWeek
Le riviste le leggiamo sempre di meno e difficilmente le andiamo a scegliere sugli affollati scaffali delle edicole, tuttavia “essere sulla copertina di” una qualsiasi rivista è una cosa che ha ancora un valore: alle copertine, in qualche modo, riconosciamo il ruolo di rappresentare “lo spirito del tempo”, ed è una cosa che nessuna volatile homepage possiede. Per questo, come ha raccontato Robert Newman – premiato art director di tantissime riviste americane – le copertine sono tra le cose che più fanno arrabbiare e entusiasmare i lettori, soprattutto delle riviste specializzate: “Dovete mettere [una qualsiasi cometa delle classifiche musicali] in copertina!” oppure “Come diavolo avete potuto mettere quell’incapace [artista più venduto dell’anno] sulla vostra copertina?”.
Newman, insieme al direttore artistico del settimanale AdWeek Nick Mrozowski, ha così scelto le 101 copertine di musica “più fantastiche, controverse e simboliche di sempre”. Si comincia da Eddie Cantor sulla copertina di Popular Songs, del 1937, e si arriva fino a Kanye West e Kim Kardashian sulla dibattuta copertina di Vogue di aprile 2014. In mezzo c’è di tutto e un sacco di storia della musica e del modo di raccontarla: Bob Dylan in bianco e nero con chitarra e sigaretta sulla copertina di Sing Out (1962), Louis Armstrong con una delle sue incredibili espressioni, su Life (1966), Madonna, immagine celeberrima, su Vanity Fair (1986), i Red Hot Chili Peppers nudi su Rolling Stone (1992), gli One Direction che tengono in mano dei cuccioli su Wonderland (2012) e Miley Cyrus, anche lei nuda su Rolling Stone (2013). Non arrabbiatevi, “sign o’ the times”, diceva quello.