L’arte americana del Dopoguerra, a Venezia
Le foto dei capolavori esposti fino al 4 maggio, da Roy Lichtenstein a Franz Kline a Mark Rothko
Fino al 4 maggio la Galleria nazionale d’arte moderna Ca’ Pesaro di Venezia ospiterà la mostra Dialoghi americani, che espone alcune opere di Giuseppe Panza di Biumo, tra i più importanti collezionisti internazionali del Novecento. Si tratta in particolare di circa 40 lavori di 27 artisti diversi, come Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Franz Kline, Donald Judd, Mark Rothko e Dan Flavin. Le opere provengono dalla collezione privata della famiglia – gestita dalla moglie Rosa Giovanna Panza e dai figli – dal museo Guggenheim di New York e dal Museum of Contemporary Art (MOCA) di Los Angeles, che conservano i capolavori più rilevanti della Collezione Panza.
Giuseppe Panza nacque a Milano nel 1923, visse tra Milano e Varese, e morì il 24 aprile del 2010. Il padre Ernesto era un commerciante di vini e investitore del settore immobiliare. Giuseppe Panza iniziò la sua collezione nel 1956 quando acquistò insieme alla moglie un quadro dello spagnolo Antoni Tàpies. Cominciò con gli artisti europei del Dopoguerra e gli espressionisti astratti americani, come Franz Kline e Mark Rothko, fu tra i primi a interessarsi alla Pop Art e passò poi all’arte minimal e concettuale.