Entrare in Europa, da Melilla
Le foto delle centinaia di persone nelle ultime settimane hanno provato a scavalcare le recinzioni che dividono l'Europa dall'Africa
Melilla è un’enclave spagnola che si trova sulla costa nord del Marocco, circa 400 chilometri a est di Tangeri, la città sullo stretto di Gibilterra: ha uno status strano, si trova in mezzo al Marocco ma fa parte della Spagna e quindi dell’Unione Europea. Per questa ragione, Melilla è diventata una delle vie di passaggio più usate dai migranti che dall’Africa tentano di raggiungere l’Europa. Nel corso degli anni è stata “fortificata” lungo il suo confine con una doppia recinzione di 6 metri, dotata di torrette di osservazione, che viene costantemente sorvegliata da polizia e Guardia Civile per prevenire e respingere i tentativi che in molti fanno di superare il confine con il Marocco.
La legge spagnola in fatto di immigrazione, infatti, proibisce che vengano eseguite espulsioni di chi cerca asilo politico senza che prima si tenga un processo. Nel corso degli anni i gruppi di migranti che cercano di passare dal Marocco a Melilla hanno cominciato a organizzarsi per cercare di attraversare il confine insieme e avere più possibilità di farcela: gruppi che contano dalle 200 alle 1000 persone partono dalla città marocchina di Beni Ansar, limitrofa a Melilla, e tentano di eludere la sorveglianza della polizia e scavalcare le recinzioni di confine. Nelle ultime settimane la pressione dei migranti sul confine di Melilla si è fatta più intensa: come ha spiegato il quotidiano spagnolo El País, da gennaio le persone che hanno provato a superare il confine sono state già 1600, più di quelle che hanno cercato di fare la stessa cosa in tutto il 2013. Lo scorso 28 marzo circa 800 persone hanno provato a scavalcare le alte recinzioni intorno a Melilla, ma solo dieci di loro ci sono riuscite, le altre sono state fermate dalla polizia spagnola e da quella marocchina, che sorvegliavano il confine.