Napolitano contro gli ospedali psichiatrici giudiziari
Martedì 1 aprile il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha diffuso un comunicato con il quale ha annunciato di avere “firmato con estremo rammarico il decreto-legge di proroga urgente della norma del dicembre 2011 relativa agli ospedali psichiatrici giudiziari”. Il rinvio deciso dal Consiglio dei ministri è posto al 31 marzo 2015, comunque in anticipo rispetto a quanto indicato dalle Regioni, che avevano ipotizzato un posticipo di tre anni rispetto alla data prevista inizialmente per la chiusura delle strutture. La proroga si è resa necessaria perché non sono ancora pronte le strutture che dovranno ospitare le persone detenute, e che si stima siano circa un migliaio.
Il comunicato del presidente Napolitano:
“Ho firmato con estremo rammarico il decreto-legge di proroga urgente della norma del dicembre 2011 relativa agli ospedali psichiatrici giudiziari. Con rammarico per non essere state in grado le Regioni di dare attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli. E ho accolto con sollievo interventi previsti nel decreto-legge di ieri per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla persona internata e ‘fare fronte alla sua pericolosità sociale'”.