Paul Gauguin al MoMA
Disegni, incisioni su legno e ceramica, litografie: 12 opere – non solo quadri – tra le 160 esposte in un'importante mostra a New York
Dall’8 marzo all’8 giugno il Museum of Modern Art (MoMA) di New York ospiterà la mostra Metamorphoses, dedicata al pittore francese Paul Gauguin (1848-1903). È la più importante monografica realizzata dal MoMA su Gauguin, e la prima a privilegiare stampe e disegni spesso ignorati a favore di statue e dipinti, tanto che alcuni sono esposti al pubblico per la prima volta. Si tratta di circa 160 opere, tra cui 130 su carta e una selezione di trenta dipinti e sculture: provengono da musei, gallerie e collezioni private statunitensi e internazionali.
La mostra è suddivisa in quattro sezioni, che evidenziano la versatilità di Gauguin nel trattare svariati mezzi e tecniche: incisioni lignee, ceramica, litografie, stampe. Zincographs: The Volpini Suite comprende le prime 11 stampe su lastre di zinco realizzate da Gauguin nel 1889 su commissione di Theo van Gogh, ed esposte al Caffè Volpini di Parigi; Woodcuts: The Noa Noa Suite and The Vollard Suite, raccoglie 10 incisioni lignee risalenti al 1893-1894, che raffigurano scene tahitiane. Watercolor Monotypes comprende tre monotipi, immagini particolarmente eteree e delicate realizzate trasferendo su carta – sfregando o con una pressa per la stampa – un disegno a olio o acquerello fatto su una superficie di legno o metallo. L’ultima sezione comprende i cosiddetti Oil transfer drawnings, una tecnica inventata dallo stesso Gauguin nel 1899. Come spiegò Gauguin, «per prima cosa stendi dell’inchiostro da stampa su un foglio di carta qualsiasi; poi ci appoggi un altro foglio e disegni sopra quello che ti pare». La pressione della matita fa aderire l’inchiostro del primo foglio sul retro del secondo, su cui resterà quindi impresso il disegno.