Le manifestazioni contro il governo in Spagna
Hanno partecipato decine di migliaia di persone contrarie ai tagli della spesa pubblica e all'austerità, ci sono stati scontri e 24 persone sono state arrestate
Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo a Madrid ci sono stati diversi scontri tra polizia e manifestanti dopo la conclusione della “marcia della dignità”, una manifestazione contro le politiche dell’austerità e contro il governo dell’attuale primo ministro Mariano Rajoy. Al termine degli scontri 24 persone sono state arrestate mentre i feriti sono stati almeno 88, tra cui 55 poliziotti.
Nella giornata di sabato, la marcia si era svolta pacificamente. Secondo le stime della polizia hanno partecipato 36 mila persone arrivate da tutta la Spagna (di cui circa duemila arrivate a piedi). Gli slogan della manifestazione, scrivono i quotidiani spagnoli, che hanno dato molto spazio alla notizia, erano tre: non ripagare il debito, non fare più tagli alla spesa pubblica e cacciare il “governo della troika”.
Tra le altre accuse rivolte dai manifestanti al governo c’era anche quella di non saper gestire l’altissima disoccupazione che sta colpendo la Spagna (arrivata al 26 per cento, mentre in Italia è al 12,9) insieme al numero elevatissimo di pignoramenti di abitazioni avvenuti negli ultimi anni. Il nome “marcia della dignità” è stato scelto, hanno spiegato gli organizzatori, perché il governo Rajoy ha tolto anche la dignità al popolo spagnolo.
I manifestanti hanno anche scandito slogan contro la corruzione. Negli ultimi mesi il governo è stato colpito da diversi scandali che riguardano casi di finanziamento illecito del Partito Popolare del primo ministro Rajoy. La Spagna è uscita dalla recessione nella seconda metà del 2013, ma la disoccupazione ha continuato ad aumentare anche a causa della riforma del lavoro approvata dal governo, che ha reso più semplice assumere ma anche licenziare i lavoratori.