Cos’è la storia dell’appartamento di Renzi e Carrai
Quali sono gli elementi per cui Matteo Renzi è accusato da alcuni giornali di avere fatto dei favori a un vecchio e fidato amico
Da diversi giorni, e con un aumento crescente dell’attenzione, diversi media italiani parlano molto delle relazioni tra Matteo Renzi e l’imprenditore Marco Carrai, raccontato come un amico di famiglia e il più antico consigliere del presidente del Consiglio. Alcuni giornali – in particolare Libero e il Fatto Quotidiano – stanno molto attaccando Renzi suggerendo la possibilità che Carrai abbia ottenuto incarichi pubblici e appalti dal Comune di Firenze in cambio di favori fatti allo stesso Renzi. Del caso ha parlato per la prima volta, un paio di settimane fa, il quotidiano Libero, che ha pubblicato un contratto d’affitto intestato a Carrai per la casa di Firenze in cui Renzi ha risieduto per circa tre anni dal marzo 2011 al gennaio 2014, e che è diventato l’elemento centrale delle accuse.
Il contratto dell’appartamento in via degli Alfani, nel centro di Firenze, era intestato a Carrai, che ne pagava regolarmente l’affitto al proprietario. Libero ha pubblicato sia il contratto d’affitto che i documenti che provano che Renzi avesse lì la residenza (una circostanza ammessa dallo stesso Renzi). Giovedì 20 marzo l’ufficio stampa di Renzi ha diffuso un comunicato in cui ha spiegato che Renzi è stato solo alcune volte ospite di Carrai nella sua casa di via degli Alfani. Nello stesso periodo la sua abitazione era a Pontassieve, che si trova a circa mezz’ora di viaggio da Firenze: Renzi avrebbe utilizzato, questa la sua versione, la casa di Carrai per comodità e perché non poteva permettersi l’affitto di una seconda casa in città. L’ufficio stampa ha anche spiegato che è del tutto normale e legale fissare la propria residenza in una casa di cui si è solo ospiti.
Anche Carrai e il suo avvocato hanno commentato la notizia. Alberto Bianchi, il legale di Carrai, ha scritto che la casa «non è stata presa in affitto da Marco Carrai per Matteo Renzi, ma per lo stesso Marco Carrai che poi, per amicizia, ha anche ospitato lo stesso Renzi il quale vi si appoggiava, per evidente praticità, nei momenti in cui ne aveva bisogno in relazione alla sua attività di sindaco di Firenze». Il quotidiano Libero, però, sostiene di aver parlato con alcuni inquilini del palazzo che non ricorderebbero la presenza di Carrai, ma solo quella di Renzi. Inoltre, sempre secondo Libero, Carrai avrebbe firmato il primo contratto di affitto il 28 marzo 2011, cioè due settimane dopo che Renzi aveva trasferito nell’appartamento di via Alfani la sua residenza, il 14 marzo 2011. In tutto Carrai avrebbe pagato circa 37 mila euro di affitto nel periodo in cui Renzi ha avuto la residenza in via degli Alfani.
Diversi giornali, in particolare lo stesso Libero e il Fatto Quotidiano, ipotizzano più o meno apertamente che la vicenda della casa crei dubbi di correttezza su una serie di nomine e di contratti affidati a Carrai dal Comune di Firenze. Gli episodi indicati come “sospetti” fino ad oggi sono quattro. Il primo è l’incarico di amministratore delegato della Firenze Parcheggi, una società controllata dal Comune di Firenze, ottenuto da Carrai nel dicembre 2009 (nel 2010, secondo il suo profilo sul social network Linkedin).
Formalmente la nomina non venne proposta dal Comune di Firenze, ma dal secondo socio, la banca Monte dei Paschi di Siena, che controlla il 16 per cento della società (il Comune di Firenze, invece, ne controlla direttamente o indirettamente circa il 55 per cento). Libero, però, ha pubblicato il brano di un verbale del luglio 2012 (due anni e mezzo dopo la nomina, quindi), in cui il delegato del Comune – probabilmente all’assemblea dei soci di Firenze Parcheggi, anche se nell’articolo non viene specificato – indica Carrai in una terna di nomi di candidati al Consiglio di amministrazione della società.
Un altro incarico su cui si sono concentrati i giornali è quello di presidente dell’Aeroporto di Firenze, una società partecipata con circa il 2 per cento dal Comune di Firenze. Carrai ha ottenuto la carica il 9 maggio 2013. Il suo nome era in una lista di candidati proposta dalla Camera di Commercio di Prato, da quella di Firenze e dal Comune di Firenze. Carrai sostiene che il suo nome sia stato fatto dalla Camera di Commercio di Firenze e ha aggiunto che Renzi si sarebbe opposto alla nomina, proprio perché la vicinanza tra i due avrebbe potuto causare delle polemiche. Ma la nomina poi avvenne.
Le altre relazioni tra Carrai e Renzi riguardano contratti per la fornitura di servizi al Comune di Firenze.
La C&T Crossmedia, società partecipata per il 50 per cento da una società di Carrai – e di cui Carrai è divenuto presidente nel 2013 – fornisce dal 2011 servizi di audioguide e noleggio tablet ad alcuni musei fiorentini. L’affidamento è avvenuto senza gara d’appalto, ma tramite la cosiddetta “procedura negoziata“, che è prevista dal codice dei contratti pubblici per appalti sotto una certa entità economica.
L’ultima “relazione sospetta” non riguarda direttamente Carrai, ma Francesca Campana Comparini, 26 anni, laureata in filosofia e compagna di Carrai (dovrebbero sposarsi a settembre). Il 15 aprile sarà inaugurata a Palazzo Vecchio, la sede del Comune di Firenze, una mostra su Michelangelo Buonarroti e sul pittore americano Jackson Pollock. Uno dei due curatori è proprio Comparini, insieme allo storico dell’arte Sergio Risaliti. Il Comune di Firenze pagherà 375 mila euro agli organizzatori della mostra, l’associazione Opera Laboratori Fiorentini, che a sua volta fa parte del Civita Group. Comparini, in un’intervista, ha dichiarato che, oltre ad aver ideato la mostra diversi anni fa, non ha rapporti diretti con il Comune, ma soltanto con l’Opera Laboratori Fiorentini.
Carrai è nato – come Renzi – nel 1975 ed è definito da molti giornalisti “un suo amico di famiglia”: di lui i giornali parlano come l’amico più vicino a Renzi ormai da molti anni. Il giorno della fiducia in Senato al governo Renzi, Carrai era seduto accanto ad Agnese Renzi nella galleria degli ospiti. La sua famiglia è attiva principalmente nel settore immobiliare e dell’edilizia. Sul sito dell’Aeroporto di Firenze è possibile vedere una lista dei suoi attuali incarichi (e qui si possono leggere i ritratti che gli hanno dedicato David Allegranti su Panorama e Marco Damilano, sull’Espresso).