Microsoft può leggere le tue mail
Ha letto la posta di un account Hotmail.com per trovare prove contro un suo ex dipendente, accusato di aver messo in circolazione copie non ancora definitive di Windows
Un ex dipendente di Microsoft è stato arrestato con l’accusa di avere fornito senza permesso copie non ancora definitive di Windows 8 e di Windows 7 a un blogger francese, che ne aveva poi parlato sul suo sito. Episodi simili con la trasmissione di segreti industriali sono abbastanza frequenti, ma la vicenda sta facendo molto discutere perché si è scoperto che Microsoft ha ottenuto parte delle informazioni per accusare il suo ex dipendente entrando nella casella di posta elettronica del blogger francese, di propria iniziativa e senza l’autorizzazione di un tribunale. La società ha potuto farlo facilmente perché la casella postale era di Hotmail.com (ora Outlook.com), il servizio di posta elettronica di Microsoft e uno dei più diffusi al mondo.
Con un comunicato stampa, Microsoft ha spiegato di avere identificato la fonte del blogger francese compiendo diverse indagini interne, coinvolgendo anche le forze dell’ordine. La società ha ottenuto tra le altre cose che fosse perquisita un’abitazione per la raccolta di alcune prove. Microsoft dice anche di avere dimostrato che il blogger avesse intenzione di vendere alcuni dei software ottenuti dal suo ex dipendente, compreso un sistema per sbloccare le copie di Windows, senza ricorrere al classico processo di attivazione online antipirateria.
Microsoft ha ammesso che:
Come parte delle indagini, abbiamo attuato una revisione limitata degli account Microsoft di questa persona [il blogger, ndr]. I termini e le condizioni di servizio di Microsoft chiariscono che abbiamo il permesso di fare questo tipo di verifiche, cosa che accade solo in circostanze eccezionali.
La società spiega di avere coinvolto un team legale separato da quello che stava conducendo le indagini, e che sono state applicate verifiche rigorose “comparabili con quelle necessarie per ottenere un’ordinanza dal tribunale”. Il comunicato conferma comunque che i controlli sull’account del blogger francese sono stati effettuati senza coinvolgere un giudice.
In seguito alle critiche e alle perplessità di numerosi utenti, Microsoft ha annunciato che cambierà presto le regole per tutelare ancora di più la riservatezza di chi utilizza i suoi servizi di posta elettronica.
Per essere certi di rispettare gli standard che sono applicati per ottenere un ordine di un tribunale, faremo riferimento in primo luogo a un team legale separato da quello interno che si occupa di raccogliere le prove. Proseguiremo solo se quel team avrà concluso che ci sono prove di un reato che sarebbero sufficienti per ottenere un ordine dal tribunale. Inoltre, sottoporremo le prove raccolte a un legale esterno, che abbia in precedenza svolto il lavoro di giudice federale.
Microsoft ha comunque chiarito che non tutte queste regole saranno applicate nel caso di indagini interne su propri impiegati.