Le foto del Purim
La festa della salvezza degli ebrei: una specie di carnevale tra maschere, banchetti e cortei
Tra sabato 15 e domenica 16 marzo gli ebrei di tutto il mondo hanno festeggiato il Purim, la festa che ricorda il rovesciamento delle sorti (in ebraico Purim significa “sorti”) del popolo ebraico e la conseguente salvezza dal pericolo di sterminio da parte dell’Impero persiano. La storia del Purim è raccontata nel Libro biblico di Ester: Assuero, re di Persia e di Media, dopo aver ripudiato la moglie che si era rifiutata di partecipare ad un banchetto reale, scelse come nuova sposa e regina una giovane donna ebrea: Ester. Quando Hamàn, primo Ministro del re Assuero, ottenne che tutti gli ebrei del regno fossero uccisi in un giorno tirato a sorte e che capitò nel mese ebraico di Adar, Ester con l’aiuto del cugino Mardocheo supplicò il re di salvare il suo popolo e lei stessa, in quanto ebrea. E lo ottenne.
Assistere alla lettura pubblica del Libro di Ester è uno dei precetti della festa. Il Purim è anche preceduto da un giorno di digiuno (che ricorda quello di Ester, di Mardocheo e di tutto il popolo ebraico per implorare la clemenza del Signore) ed è caratterizzato da grandi festeggiamenti: banchetti, scambi di doni e soprattutto di cibo ai bisognosi (in tutte le sinagoghe si organizzano raccolte comunitarie). C’è anche l’abitudine di indossare maschere e costumi e partecipare a sfilate simili a quelle del carnevale, un’usanza che sembra essere stata introdotta dagli ebrei italiani nel Cinquecento prendendo spunto dai cortei carnevaleschi. Le foto raccontano i festeggiamenti del Purim in varie comunità ultraortodosse della Cisgiordania e di Israele.