Il post di Zuckerberg sulla sorveglianza di Internet del governo degli Stati Uniti
Il CEO di Facebook ha chiamato Obama per esprimergli la sua "frustrazione per i danni che il governo sta facendo al nostro futuro"
Mark Zuckerberg, cofondatore e CEO di Facebook, ha pubblicato sul proprio profilo del social network un messaggio in cui torna a occuparsi dei sistemi di sorveglianza delle comunicazioni usati dal governo degli Stati Uniti, tema discusso da mesi in seguito alle rilevazioni di Edward Snowden, ex collaboratore dell’intelligence statunitense che ha fornito a diversi giornali documenti riservati che dimostrano l’esistenza di numerosi progetti per spiare le comunicazioni online. Nel suo post, Zuckerberg spiega che chi si occupa della sicurezza di Facebook ha sempre pensato di lavorare “per proteggerci dai criminali, non dal nostro governo”. Nel dicembre del 2013, otto delle più grandi società di Internet al mondo si sono unite per chiedere al governo degli Stati Uniti una riforma delle leggi che permettono di controllare, praticamente senza limiti giuridici, le comunicazioni online. Le stesse società sono state accusate da attivisti e associazioni per la tutela della privacy di avere comunque offerto la loro collaborazione ai piani per sorvegliare gli scambi di informazioni online. Le società interessate hanno risposto alle accuse ricordando che in caso di esplicite richieste, non hanno alternativa se non quella di collaborare con le autorità statunitensi.
Mentre il mondo continua a diventare più complesso, con i governi che faticano a stargli dietro, la fiducia in Internet è più importante che mai.
Internet è il nostro spazio comune. Ci aiuta a restare in contatto. Dà opportunità. Ci permette di imparare. Ci dà una voce. Ci rende più forti e più al sicuro insieme.
Per mantenere forte Internet, abbiamo bisogno di tenerla al sicuro. Per questo motivo a Facebook investiamo molte energie per rendere i nostri servizi e l’Internet intera un posto più affidabile e sicuro. Criptiamo le comunicazioni, usiamo protocolli sicuri per il traffico, incoraggiamo le persone a utilizzare diversi sistemi di autenticazione e ci diamo molto da fare per sistemare i problemi che troviamo negli altri servizi.
Internet funziona perché buona parte delle persone e delle società fanno lo stesso. Lavoriamo insieme per creare un ambiente sicuro e per migliorare il nostro spazio condiviso per tutti.
È per questo motivo che sono rimasto così confuso e frustrato dalle numerose notizie sul comportamento del governo degli Stati Uniti. Quando i nostri ingegneri lavorano senza tregua per migliorare la sicurezza, immaginiamo di essere al lavoro per proteggerci dai criminali, non dal nostro governo.
Il governo degli Stati Uniti dovrebbe essere un sostenitore di Internet, non una minaccia. È necessario che sia più trasparente su ciò che sta facendo, altrimenti le persone crederanno al peggio.
Ho chiamato il presidente Obama per esprimergli la mia frustrazione per i danni che il governo sta facendo al nostro futuro. Sfortunatamente, sembra che sarà necessario molto tempo prima di avere una vera riforma.
Quindi spetta a noi – a tutti noi – costruire l’Internet che vogliamo. Insieme, possiamo creare uno spazio che sia la cosa più grande e importante del mondo rispetto a qualsiasi altra oggi, mantenendolo al tempo stesso affidabile e sicuro. Mi impegno a farlo, e potrete contare sul fatto che Facebook faccia la propria parte.