Le ultime sul volo MH370
È stato smentito che gli oggetti e le chiazze d'olio avvistati domenica appartenessero all'aereo scomparso, di cui ancora non c'è traccia (e che diavolo c'entra Balotelli?)
Sono trascorse più di 72 ore dalla perdita di ogni contatto con il volo di linea MH370 e le ricerche in mare – che proseguono ormai da tre giorni – non hanno ancora prodotto elementi che possano chiarire le sorti dell’aereo Boeing 777-2H6ER, di cui sostanzialmente non c’è ancora alcuna traccia. Nella giornata di lunedì 10 marzo è stato smentito, anzi, che alcune delle possibili tracce avvistate domenica abbiano a che fare con l’aereo scomparso: le chiazze d’olio sospette non contenevano carburante, ed è anche stato chiarito che alcuni degli oggetti galleggianti che si era pensato potessero essere rottami dell’aereo in verità non lo erano.
Considerando il fatto che sono attualmente impegnati nelle ricerche – scrive il New York Times – anche mezzi militari i cui sistemi radar sono in grado di “localizzare oggetti galleggianti grandi come un pallone da basket”, alcuni analisti cominciano a sospettare che si stia cercando l’aereo nel posto sbagliato. Le autorità malesi continuano a sostenere che al momento non si può escludere niente dalla lista delle possibili cause della scomparsa dell’aereo (neppure l’attentato terroristico), e hanno detto che le ricerche sono ora state estese anche nelle acque a nord dell’isola di Sumatra, centinaia di chilometri lontano dall’ultima posizione dell’aereo rilevata dai radar.
Lunedì sono anche stati diffusi da diversi media ulteriori dettagli riguardo i passeggeri che viaggiavano sul volo MH370 con i documenti rubati (fatto che comunque al momento non è possibile legare in alcun modo ai motivi della scomparsa). Le autorità malesi hanno detto che si tratta di due persone “non asiatiche” e il capo dell’aviazione civile malese, Azharuddin Abdul Rahman, ha detto che uno dei due uomini – ripresi dalle telecamere interne dell’aeroporto –somigliava al calciatore italiano Mario Balotelli. La polizia thailandese ha detto che i biglietti non erano stati acquistati dai due uomini imbarcati sul volo ma da una terza persona, un iraniano, peraltro cliente abituale dell’agenzia di viaggi di Pattaya, la località turistica thailandese in cui i biglietti sono stati acquistati.
Foto: il capo dell’aviazione civile malese Azharuddin Abdul Rahman durante una conferenza tenuta a Kuala Lumpur, in Malesia, lunedì 10 marzo. (How Foo Yeen/Getty Images)