Juliette Binoche ha 50 anni
Belle fotografie di un'attrice che ha fatto soprattutto “cinema d'autore” ma che conoscono anche quelli che il cinema d'autore proprio no
Juliette Binoche è una di quelle attrici brave che sono in giro da un sacco di tempo ma che soltanto da un certo punto in poi hanno cominciato a vincere premi importanti e a essere note a un pubblico più ampio. Nel suo caso è stato il suo ruolo nella trilogia Tre colori del regista e sceneggiatore Krzysztof Kieślowski, nel 1993, ma a dirla tutta già allora alcuni la ricordavano per il ruolo di Tereza nell’Insostenibile leggerezza dell’essere (tratto dal libro di Milan Kundera), un film americano in cui recitava insieme a Daniel Day-Lewis.
Famosa famosa – ma sempre fino a un certo punto – lo è diventata a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, con due film americani molto diversi da quelli in cui lei era abituata a recitare: Il paziente inglese, nel 1998, per cui vinse l’Oscar come migliore attrice non protagonista, e – quattro anni più tardi – Chocolat, una commedia magari non indimenticabile ma che alla fine hanno visto un sacco di persone, se chiedi in giro (probabilmente perché ci recitava Johnny Depp, anche).
Ma Juliette Binoche ha recitato soprattutto in quel genere di film che viene più o meno unanimemente definito “d’autore”, e ha lavorato con alcuni dei registi più apprezzati al mondo, come Jean-Luc Godard (Il libro di Maria, 1985), Hou Hsiao-hsien (Le voyage du ballon rouge, 2007), Abbas Kiarostami (Copia conforme, 2010, per cui vinse il premio di migliore attrice al festival del cinema di Cannes), Michael Haneke (Caché, 2005) e David Cronenberg (Cosmopolis, 2012). Parlando di lei – che oggi, domenica 9 marzo 2014, compie 50 anni – si finisce spesso per citare anche un regista con cui invece non ha lavorato, Steven Spielberg, quando lei rifiutò una parte in Jurassic Park.