Le giornaliste di Russia Today contro la Russia
Una ha annunciato in diretta le proprie dimissioni dicendo di non poter restare in una rete che "insabbia le azioni di Putin", un'altra ha criticato la violazione della sovranità dell'Ucraina
Mercoledì 5 marzo una giornalista di Russia Today (RT), un canale televisivo di news finanziato dal governo russo, ha annunciato in diretta le proprie dimissioni dicendo di non potere più “fare parte di una rete che insabbia le azioni di Putin”, facendo riferimento soprattutto alla crisi in Ucraina e all’invasione della Crimea. La giornalista si chiama Liz Wahl e fa parte della redazione a Washington DC di RT, che oltre a un canale in lingua russa ne gestisce altri in inglese, spagnolo e arabo.
Wahl ha spiegato che i suoi nonni emigrarono negli Stati Uniti dall’Europa durante il periodo della rivoluzione ungherese del 1956, la sollevazione dell’Ungheria contro il regime dell’Unione Sovietica. Ha poi aggiunto che il suo compagno è un medico che lavora in una base militare dove vede ogni giorno “il prezzo che paga la gente per la libertà” degli Stati Uniti. Wahl ha concluso dicendo di non potere più lavorare in una rete televisiva finanziata dal governo russo e di volere diffondere la verità: “per questi motivi, alla fine della trasmissione darò le mie dimissioni”.
Il giorno precedente, martedì 4 marzo, un’altra giornalista di RT aveva detto durante la propria trasmissione di essere contraria all’intervento del governo russo in Crimea. Abby Martin ha detto “di non riuscire a esprimere del tutto quanto io sia contraria all’intervento di uno stato negli affari di un altro stato sovrano”, aggiungendo che “ciò che la Russia ha fatto è sbagliato”. Della trasmissione di Martin, che va in onda sul canale in inglese di RT e non è in diretta, si era già parlato in passato quando la giornalista disse di essere convinta che gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti fossero stati organizzati dagli stessi Stati Uniti attraverso una grande cospirazione governativa.
I responsabili di RT hanno chiarito in un comunicato che il network televisivo “lascia ai propri giornalisti la libertà di esprimere le loro opinioni, non solo in privato, ma anche in onda”. Nel messaggio si dice che Martin “non ha una conoscenza approfondita della situazione reale in Crimea” e che “sarà inviata in Crimea per darle l’opportunità di farsi un’idea più chiara”. Martin ha detto in seguito di avere rifiutato l’invito a spostarsi in Crimea ricevuto dai responsabili di RT.