Quartieri trasformati
Bicocca a Milano, Hafen City ad Amburgo e Islands Brygge a Copenhagen: fotografie da una mostra su tre posti che negli ultimi anni sono cambiati moltissimo
Giovedì 6 marzo 2014 si inaugura all’Urban Center di Milano la mostra MixCity. Progetti urbani a Milano, Copenhagen e Amburgo. La mostra è curata da Stefania Molteni, sarà aperta e conclusa da due seminari e terminerà il 18 marzo. La ricerca, a cui hanno partecipato anche il prof. Massimo Bricocoli e il prof. Paola Savoldi del Politecnico di Milano, è stata promossa e finanziata dal ministero francese de l’Egalité des Territoire et du Logement.
La mostra, composta da fotografie, testi, racconti, mette a confronto progetti di riqualificazione e trasformazione urbana in tre grandi città europee: il quartiere Bicocca a Milano, progettato dallo studio Gregotti all’inizio degli anni Novanta, Hafen City ad Amburgo e Islands Brygge a Copenhagen. I ricercatori – un gruppo di urbanisti, sociologi ed esperti di politiche urbane – hanno cercato di capire quali conseguenze ha avuto la trasformazione in questi quartieri, quali problemi e vantaggi ha portato con sé, com’è cambiato il modo di vivere gli spazi pubblici da parte degli abitanti. Le fotografie sono state realizzate da Giovanni Hänninen, che da tempo si occupa di documentare e raccontare le trasformazioni delle città contemporanee.
In passato tutti e tre i quartieri erano determinati dalla loro funzione: Bicocca era un insediamento industriale, Hafen City e Island Brygge erano dei grandi porti. I ricercatori hanno provato a capire – a qualche anno dalle grosse riconversioni rispettivamente in zone universitarie, residenziali o di uffici – come sono cambiati i quartieri, se riescono a essere autonomi e indipendenti e se i progetti architettonici e urbanistici hanno avuto successo. Nel secolo scorso era diffusa l’idea che la città dovesse essere divisa in zone funzionali (industriale, residenziale, ricreativa), mentre ultimamente si punta all’indipendenza di ogni quartiere, che dovrebbe riprodurre al suo interno un mix di funzioni: un obiettivo che è stato ampiamente studiato nella ricerca.
Il programma completo della mostra e dei seminari che la accompagneranno si può trovare interamente online. La mostra verrà poi allestita anche a Copenhagen e Amburgo.