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  • Mercoledì 5 marzo 2014

5 cose su Italia-Spagna di stasera

Alle 22 si gioca un'amichevole interessante in vista dei Mondiali, con qualche esordiente da tenere d'occhio (e una maglia nuova)

Spanish midfielder Cesc Fabregas (C) heads the ball during the Euro 2012 championships football match Spain vs Italy on June 10, 2012 at the Gdansk Arena. AFP PHOTO / CHRISTOF STACHE (Photo credit should read CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages)
Spanish midfielder Cesc Fabregas (C) heads the ball during the Euro 2012 championships football match Spain vs Italy on June 10, 2012 at the Gdansk Arena. AFP PHOTO / CHRISTOF STACHE (Photo credit should read CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages)

Stasera si giocherà Italia-Spagna, una delle ultime partite della Nazionale di calcio prima dell’inizio dei Mondiali, che inizieranno il 12 giugno 2014 – o almeno l’ultima con una squadra di livello: il 4 giugno, appena prima dei Mondiali, l’Italia giocherà contro il Lussemburgo. Italia e Spagna hanno disputato circa un anno e mezzo fa la finale degli ultimi Europei e otto mesi fa la semifinale di Confederations Cup, e negli ultimi anni hanno giocato contro parecchie volte (dieci, negli ultimi quindici anni). Con tutta probabilità, vista la vicinanza col Mondiale, entrambe le squadre proveranno giocatori e tattiche diverse dalle solite: ma non per questo è detto che ne venga fuori una partita noiosa – anzi, le presunte riserve avranno tutto l’interesse a mettersi in mostra, nella speranza di ottenere un posto nella squadra per il Mondiale.

Come, dove, quando
La partita si giocherà a Madrid alle 22 ora locale (saranno le 22 anche in Italia), e sarà trasmessa da Rai 1 e dal canale Rai HD. Nonostante sia un orario piuttosto insolito per gli spettatori italiani, le partite serali del campionato spagnolo vengono spesso giocate a quell’ora.

I due attaccanti della Spagna
L’allenatore della Spagna Vicente Del Bosque ha convocato 21 giocatori, fra cui solamente due attaccanti “puri”, cioè Diego Costa dell’Atletico Madrid e Álvaro Negredo del Manchester City (ha comunque chiamato diverse mezzepunte o attaccanti esterni come David Silva e Jesús Navas del Manchester City o Pedro del Barcellona). Del Bosque ha quindi escluso tre attaccanti molto forti e quasi sempre convocati negli scorsi anni, come David Villa (attuale capocannoniere della nazionale con 56 gol), Fernando Torres e Fernando Llorente.

In effetti non è chiaro come giocherà la Spagna in attacco, sia a causa della grande duttilità dei giocatori a disposizione sia perché non ha dei giocatori che possano considerarsi “titolari”: nelle ultime cinque partite ufficiali, infatti, Del Bosque ha giocato con giocatori offensivi sempre diversi, e differenti fra loro anche per caratteristiche di gioco. Contro il Cile, nel settembre del 2013, giocarono davanti Fabregas (solitamente un centrocampista centrale), Pedro (un attaccante esterno) e Soldado (una punta “pura”). Un mese dopo, contro la Georgia, giocarono due attaccanti esterni (Pedro e Navas) e una punta (Negredo); contro il Sudafrica, nell’ultima partita giocata dalla Spagna, Del Bosque partì con due punte molto fisiche come Villa e Lorente e un esterno adattato, Pedro; la Spagna perse 1-0. Nelle ultime due partite contro l’Italia, inoltre, Del Bosque giocò nel 2012 con due centrocampisti adattati e un esterno (Iniesta, Fabregas e Silva) e nel 2013 con due ali e una punta (Silva, Pedro e Torres)

Dal punto di vista tattico, è probabile che la Spagna giochi con quattro difensori e tre centrocampisti molto tecnici, che cercheranno di controllare il gioco con un frequente possesso della palla (un po’ come il Barcellona). Per quanto riguarda l’Italia, è improbabile che Prandelli riproponga il 3-5-2 utilizzato nella prima partita degli Europei, che aveva come scopo ostacolare il possesso di palla degli spagnoli ma che negli scorsi mesi non è stato più provato (oltretutto in attacco giocarono Balotelli e Cassano e al centro della difesa De Rossi: tutti e tre oggi assenti, per motivi diversi). In conferenza stampa Prandelli ha detto di stare pensando di giocare con quattro centrocampisti e due punte: l’unico sicuro di giocare è l’esterno del Torino Alessio Cerci, che però quest’anno gioca in un attacco a due con una punta “pura”.

La nuova maglia
Lunedì 3 marzo Puma, lo sponsor tecnico della Nazionale, ha presentato ufficialmente la maglia che verrà utilizzata durante i Mondiali (in realtà le immagini avevano cominciato a circolare dal dicembre scorso). Le prima maglia è azzurra, con due bande bianche verticali sui lati e un colletto da “polo” con due bottoni alle estremità. La seconda è bianca con sottili strisce verticali azzurre. Entrambe possono essere comprate tramite lo store online della Puma, quella azzurra si vedrà in campo per la prima volta stasera.

Gli esordienti
Prandelli ha convocato 26 giocatori, fra cui due che non aveva mai chiamato: il difensore Gabriel Paletta del Parma e l’attaccante Ciro Immobile del Torino.

Italy Traing Session & Press Conference

Paletta è un difensore centrale molto forte, sia fisicamente che tatticamente. Ha 27 anni, è nato a Buenos Aires ma ha la cittadinanza italiana per via del suo bisnonno. Si è fatto notare nel Boca Juniors fra il 2007 e il 2010, anni durante i quali vinse il campionato di Apertura del 2008: sembrava destinato a una grande squadra europea ma un grave infortunio ne frenò la carriera. Nel 2010 è stato comprato dal Parma, dove gioca tuttora nonostante praticamente a ogni sessione di mercato circolino voci di un suo acquisto da parte di squadre più forti. Nel 2005 vinse il Mondiale Under 20 con l’Argentina, ma non è mai stato convocato dalla nazionale “A” e potrà quindi giocare con l’Italia. È un giocatore “pronto”: ha già giocato quattro campionati di Serie A a ottimi livelli e nel caso giochi con continuità potrebbe ottenere un posto per i Mondiali.

Italy Traing Session & Press Conference

Ciro Immobile ha 24 anni, gioca nel Torino ma metà del suo cartellino è di proprietà della Juventus. Fu comprato dalla Juventus a 18 anni, dopo sei anni nelle giovanili nel Sorrento. Esordì in Serie A il 14 marzo 2009 durante Juventus-Bologna, sostituendo Alessandro Del Piero (la partita finì 4-1 per la Juventus). Negli anni seguenti venne ceduto in prestito al Siena e al Grosseto, ma con scarsi risultati. Nel 2011 venne prestato al Pescara allora allenato da Zdenek Zeman, e divenne il capocannoniere della Serie B con 28 gol (in quel Pescara giocava assieme a Lorenzo Insigne, ora al Napoli, anche lui convocato da Prandelli). Nel corso di quella stagione la Juventus cedette metà del suo cartellino al Genoa, squadra nella quale la scorsa stagione ha giocato 33 partite in Serie A segnando cinque gol (partì bene, ma nella seconda parte della stagione perse il posto da titolare). È esploso quest’anno, giocando assieme ad Alessio Cerci: in due hanno fatto 24 gol – 13 dei quali segnati dal solo Immobile, senza aver battuto alcun rigore. È probabile che in vista dei Mondiali si giocherà il posto come quinto o sesto attaccante con Mattia Destro e Lorenzo Insigne.

Nella Spagna, inoltre, è stato convocato per la prima volta l’attaccante Diego Costa, che ha da poco ottenuto la cittadinanza spagnola e negli scorsi mesi era stato richiesto anche dall’allenatore del Brasile Felipe Scolari (qui la sua storia, piuttosto notevole).

Il contratto di Prandelli
Cesare Prandelli è l’allenatore della Nazionale dal 2010, cioè da quando sostituì Marcello Lippi dopo un Mondiale molto deludente. Prandelli ha sempre detto di voler prima o poi tornare ad allenare un club – il suo contratto scadrà alla fine dei Mondiali del 2014 – ma nelle ultime settimane i giornali sportivi hanno scritto di una sua disponibilità a continuare a fare l’allenatore, con la promessa di una maggiore autonomia da parte della federazione. Demetrio Albertini, vicepresidente della FIGC, ha comunque detto che la federazione incontrerà Prandelli per discutere del suo contratto dopo la partita di oggi.

Immagine in evidenza: CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages
Prima immagine: Claudio Villa/Getty Images
Seconda immagine: Claudio Villa/Getty Images