Niente moviola in campo ai Mondiali
E niente messaggi sotto le maglie, mentre sarà ammessa la tecnologia per evitare i “gol fantasma”: sono le decisioni dell'IFAB, che stabilisce le regole del calcio valide in tutto il mondo
Sabato 1 marzo l’International Football Association Board – IFAB, l’organo internazionale che decide le regole del calcio mondiale – al termine di un incontro presieduto dalla FIFA a Zurigo, in Svizzera, ha annunciato alcune importanti decisioni che saranno valide a partire dall’1 giugno, in tempo per i prossimi mondiali di calcio che si terranno in Brasile.
La più importante riguarda una proposta di cui si discute da tempo: la IFAB ha stabilito che l’uso della moviola in campo continuerà a non essere consentito, e che la sola tecnologia ammessa sarà quella – già autorizzata a luglio 2012 – che permette di accertare, durante le partite, se il pallone ha oltrepassato o no la linea di porta, ed evitare quindi i cosiddetti “gol fantasma”.
Riguardo alla decisione di vietare la moviola in campo, il segretario generale della FIFA Jerome Valcke ha detto che “snaturerebbe il gioco del calcio e lo rallenterebbe troppo”. Nemmeno il “quarto uomo” – l’arbitro che assiste i guardalinee e l’arbitro in campo – avrà a disposizione un monitor per rivedere le azioni di gioco. La prima manifestazione sportiva internazionale in cui saranno applicate le nuove norme saranno i Mondiali di calcio in Brasile, che cominceranno il 12 giugno.
La IFAB ha anche stabilito una modifica al regolamento secondo la quale i giocatori non potranno esibire slogan, messaggi o immagini sulle maglie da gioco e neppure su quelle indossate sotto le maglie da gioco, un’abitudine piuttosto diffusa tra i calciatori. «Sarebbe troppo difficile esaminare ogni testo per considerare se sanzionarlo oppure no», ha detto Valcke, «e così abbiamo deciso di vietarli tutti».
Era anche in discussione da tempo la possibilità di alleggerire le sanzioni previste per quei falli in area di rigore che comportano l’assegnazione del calcio di rigore, l’espulsione del giocatore che ha commesso il fallo e la sua squalifica per la partita o le partite successive. Anche in questo caso la IFAB ha confermato la regola esistente, ormai nota come “tripla punizione”, dicendo che se venisse meno una di queste punizioni – ad esempio se l’espulsione fosse sostituita da un’ammonizione – i giocatori potrebbero essere tentati di usare il fallo in modo “tattico”, con la relativa sicurezza di poter continuare a giocare la partita.
Foto: Mario Balotelli, dopo aver segnato un gol il 23 ottobre 2011 a Manchester, in Inghilterra, quando giocava Manchester City (ANDREW YATES/AFP/Getty Images)