È morto Alain Resnais
A Parigi, a 91 anni: oltre che un grande regista, era stato un importante teorico del cinema e della Nouvelle Vague
Sabato 1 marzo è morto a Parigi, a 91 anni, il regista francese Alain Resnais, secondo quanto ha detto il suo produttore. Resnais è stato, oltre che un grande regista, un importante teorico del cinema e uno degli ispiratori della Nouvelle Vague, il movimento cinematografico francese nato alla fine degli anni Cinquanta di cui facevano parte, tra gli altri, François Truffaut, Jean-Luc Godard e Eric Rohmer.
Resnais aveva iniziato la sua carriera dedicandosi alla produzione di film documentari, prima di dedicarsi ai lungometraggi, in cui era riuscito a fondere diversi linguaggi artistici, passando dalla letteratura alla musica (“Vorrei fare film che fossero guardati come una scultura e ascoltati come un’opera”, aveva detto una volta). Il primo e il più celebre fu Hiroshima mon amour, scritto da Marguerite Duras, candidata all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1961, ma tra i suoi film ci sono anche L’anno scorso a Marienbad, con la sceneggiatura e i dialoghi dello scrittore Alain Robbe-Grillet – considerato rivoluzionario per le novità introdotte dal regista, soprattutto nel montaggio e nella fotografia – Muriel, il tempo di un ritorno, sugli effetti traumatici della guerra d’Algeria su un giovane soldato, e La guerra è finita, sulla storia di un militante antifranchista spagnolo interpretato da Yves Montand. Il suo ultimo film, Aimer, boire et chanter, era stato presentato alla Berlinale il 10 febbraio scorso.