I 30 più 30 anni di Ron Howard
La prima metà della sua vita si concluse con Happy Days, la seconda lo portò a diverse serate da Oscar: oggi compie 60 anni
Fino a trent’anni fa “Ron Howard” era solo la risposta alla domanda “come si chiama quello che fa Richie Cunningham in Happy Days?”. Aveva venticinque anni ed era il protagonista di uno dei telefilm più popolari del mondo (quello in cui c’era anche “Fonzie”) e quasi tutti lo identificavano totalmente con quel personaggio, malgrado una rilevante parte in American Graffiti, non tanto diversa (aveva cominciato a fare film da quando era bambino, complici i due genitori attori). Poi, nei suoi secondi trent’anni, Ron Howard ottenne invece successi ancora maggiori diventando uno dei più importanti registi di filmoni americani di cassetta, vincendo anche un Oscar nel 2002 con A beautiful mind (che vinse anche come miglior film): Splash, Cocoon, Apollo 13 (nomination all’Oscar come miglior film), EdTV, Il Grinch, Il codice Da Vinci, Frost/Nixon (nomination all’Oscar per film e regista), Rush, tra gli altri. Film molto diversi tra loro ma con un tratto coerente di grande professionalità e maniera.
Il 1° marzo 2014 ha compiuto 60 anni.