Fabio Fazio e il Festival di Sanremo noioso
Ai molti giudizi critici sulle prime serate del Festival di Sanremo – ritenute un po’ da tutti piuttosto noiose televisivamente e deboli musicalmente: a differenza dell’anno passato – Fabio Fazio ha risposto ieri ai giornalisti in maniera molto combattiva, come in un’intervista uscita venerdì su Repubblica.
È un po’ riduttivo dire: “C’era la partita”. Si sarà chiesto se qualcosa non ha funzionato.
«Sono felicissimo e rifarei tutto. Rivendico le scelte che ho fatto, immodestamente non credo di giocarmi la carriera per qualche punto di share. L’azienda mi ha chiesto di costruire il festival e io ci ho messo le cose che mi piacciono. Lo sa che vuol dire sognare di avere Cat Stevens e vederlo sul palco?».
Forse sono altre le scelte che hanno lasciato perplesso il pubblico.
«Alla parola nostalgia voglio bene. Non si può più guardare al passato? È come dire che è inutile studiare Caravaggio perché è antico. Le Kessler insieme alla Littizzetto erano divertenti, non accetto discussioni su Franca Valeri, è stato il mio orgoglio portarla sul palco. Non capisco di cosa parliamo, cosa c’era di noioso?».
Era un po’ lento.
«Io mi sono divertito, ho anche ballato dietro le quinte, e quando Baglioni ha cantato sono sceso in platea e il pubblico faceva il coro ».