I documenti di Hemingway a Cuba
La biblioteca presidenziale JFK ha messo online migliaia di carte del periodo in cui visse a Cuba: tra cui il telegramma del Nobel e la sua ricetta per gli hamburger
Nel 1940 Ernest Hemingway, con la terza moglie Martha Gellhorn sposata quell’anno, comprò una fattoria una quindicina di chilometri a sud da L’Avana, Cuba, e la chiamò Finca Vigía (“fattoria belvedere”). Hemingway abitò a Cuba per circa vent’anni, riempiendo la casa di trofei di caccia e di pesca (e di decine di gatti). Ai periodi di residenza presso L’Avana – dove tuttora ci sono decine di luoghi e cimeli che lo ricordano – Hemingway continuò ad alternare viaggi per reportage giornalistici in molti paesi del mondo e lunghe battute di pesca sulla sua nave, il Pilar.
Martedì 11 febbraio la JFK Presidential Library di Boston ha annunciato di aver reso disponibile le scansioni digitali di 2.500 documenti e materiali che si trovavano a Finca Vigía. Questi materiali, dice la biblioteca, non sono mai stati visti fuori da Cuba e includono tra le altre cose lettere, passaporti, biglietti della corrida, la ricetta del suo hamburger preferito e scontrini dei locali dell’Avana, dove Hemingway divenne una figura molto conosciuta durante la sua permanenza. C’è anche il telegramma con cui l’Accademia di Svezia annunciò a Hemingway la vittoria del Premio Nobel per la Letteratura nel 1954.
È la seconda pubblicazione di documenti digitalizzati conservati a Cuba, resa possibile da una collaborazione tra la casa-museo dello scrittore vicino a L’Avana e la biblioteca di Boston: alcune istituzioni culturali americane e cubane lavorano insieme a un restauro di Finca Vigía e alla conservazione dei documenti dal 2005, in quella che il Wall Street Journal ha chiamato “un’improbabile alleanza”.
Hemingway, che nel 1945 divorziò da Martha Gellhorn per sposare Mary Welsh l’anno successivo, scrisse o terminò molte delle sue opere più celebri a Cuba, tra cui Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare. La storia dei suoi documenti fu piuttosto travagliata: alla morte di Hemingway, il 2 luglio del 1961, i rapporti tra il governo cubano e gli Stati Uniti erano già peggiorati dopo la rivoluzione cubana, la cacciata del filoamericano Fulgencio Batista – nei primi giorni del 1959 – e il fallimento dello sbarco dei rivoluzionari alla Baia dei Porci nell’aprile di quell’anno. Il presidente Kennedy riuscì comunque a rendere possibile il ritorno a Cuba della vedova di Hemingway per richiedere la consegna di documenti e proprietà dello scrittore. Dal 1968 il fondo documentario di Hemingway divenne un patrimonio della JFK Presidential Library, anche se migliaia di carte rimasero a Finca Vigía, diventato un museo gestito dal governo cubano.