Il cinema a Berlino
Le foto dei primi giorni del Festival, quello dell'Orso: la maglietta anti-Cannes di Lars von Trier, il sacco in testa di Shia LaBeouf, Tilda Swinton, Christian Bale e tanti altri
Giovedì 6 febbraio è iniziata la 64esima edizione del festival del cinema di Berlino (noto anche come Berlinale), uno dei più importanti del mondo, che finirà il prossimo 16 febbraio. Quest’anno i film presentati sono oltre quattrocento, divisi in cinque sezioni. La giuria è guidata dal produttore e sceneggiatore americano James Schamus, che deciderà il film vincitore insieme, tra gli altri, al regista Michel Gondry, l’attrice americana Greta Gerwig e l’attore premio Oscar Christoph Waltz. L’unico film italiano inedito nel cartellone della Berlinale è In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, che sarà presentato nella sezione Panorama.
Ad aprire il festival è stato The Grand Budapest Hotel, il nuovo film di Wes Anderson (in anteprima assoluta, in Italia uscirà il prossimo 10 aprile), per la cui presentazione è arrivato a Berlino il cast: Ralph Fiennes, Edward Norton, Lea Seydoux, Jeff Goldblum, Tilda Swinton e il santo patrono del Post Bill Murray (non erano presenti Harvey Keitel, Jude Law e Adrien Brody). Bill Murray ha presentato anche (fuori concorso) The Monuments Men, quinto film da regista di George Clooney, sulla storia vera di un plotone dell’esercito americano che venne in Europa durante la Seconda guerra mondiale con il compito di recuperare le opere d’arte rubate dai nazisti: durante il photocall i protagonisti del film Hugh Bonneville, Dimitri Leonidas, Bill Murray, John Goodman, George Clooney, Jean Dujardin e Matt Damon hanno improvvisato un trenino, per la gioia dei fotografi.
Ma l’evento che ha divertito di più il pubblico (e i fotografi, soprattutto) è stato senza dubbio la presentazione di Nymphomaniac Volume I, il nuovo discusso film di Lars von Trier: il regista si è presentato al photocall insieme agli attori Uma Thurman, Christian Slater, Stellan Skarsgard e Stacy Martin indossando una maglietta col simbolo del festival di Cannes e la scritta latina “persona non grata”, riferendosi polemicamente al 2011, quando il festival francese lo espulse per alcune frasi antisemite, definendolo appunto “persona non gradita”. Alla proiezione del film, invece, l’altro protagonista Shia LaBeouf – che aveva abbandonato la conferenza stampa alla prima domanda – indossava in testa un sacchetto con scritto «Non sono più famoso», una frase che ha ripetuto spesso anche su Twitter dopo aver annunciato che si ritirerà dalla vita pubblica. Recentemente LaBouef è stato accusato di aver plagiato il graphic novel Justin M. Damiano di Daniel Clowes nel suo film HowardCantour.com.
Tra gli altri film presentati in questi primi cinque giorni di festival ci sono stati American Hustle (presentato nella sezione Berlinale Special dal regista David O. Russell e i protagonisti Christian Bale e Bradley Cooper); Two Men in Town (La voie de l’ennemi) del regista algerino Rachid Bouchareb (vincitore nel 2009 dell’Orso d’argento per London River), interpretato da Forest Whitaker; ’71 di Yann Demange, sul conflitto nordirlandese tra cattolici e protestanti a Belfast nei primi anni ’70; Jack di Edward Berger, primo dei quattro film tedeschi in concorso, sulla storia drammatica di un bambino di 10 anni costretto a prendersi cura del fratello più piccolo.