L’interrogatorio dell’infanta Cristina
La figlia più giovane di Juan Carlos di Spagna: è in tribunale per un caso di frode e riciclaggio che riguarda il marito
Sabato 8 febbraio, l’infanta Cristiana, figlia minore di re Juan Carlos di Spagna, è stata interrogata in un tribunale sull’isola di Maiorca, alle Baleari. L’udienza si è svolta a porte chiuse. È la prima volta nella storia che un membro della casa reale spagnola compare in tribunale per essere interrogato nel corso di un’inchiesta penale. Cristina è sospettata di frode e riciclaggio insieme al marito Inaki Urdangarin, duca di Palma.
Le accuse che hanno portato all’interrogatorio di oggi risalgano alla fine del 2011 e riguardano la sottrazione di fondi dall’istituto di beneficenza Nóos, di cui Urdangarin era presidente, verso altre aziende di sua proprietà. Urdangarin è anche accusato di aver truffato diverse amministrazioni locali, convincendole a pagare prezzi gonfiati per servizi realizzati dall’istituto Nóos. Grazie alle frodi, secondo quanto scrivono i giornali spagnoli, Urdangarin avrebbe ricevuto in tutto 5,6 milioni di euro di denaro pubblico. Secondo i magistrati dell’accusa, Cristina avrebbe utilizzato per alcune spese personali parte del denaro ottenuto da Urdangarin con le sue attività illecite. L’avvocato di Cristina sostiene che l’infanta sia innocente e che non conoscesse la provenienza del denaro.
Urdangarin, 45 anni, appartiene alla piccola nobiltà basca. Dall’età di 18 anni è stato un giocatore professionista di pallamano con la squadra FC Barcelona e poi nella nazionale spagnola, con cui ha vinto due medaglie olimpiche di bronzo. Ai giochi olimpici di Atlanta del 1996, Urdangarin conobbe Cristina, la secondogenita del re Juan Carlos, con cui si sposò nel 1997. Grazie al matrimonio, Urdangarin divenne Duca di Palma o, per la precisione, Excelentísimo Senor Duque de Palma de Mallorca.
Il caso ha messo in imbarazzo la famiglia reale spagnola, che nel 2011 ha annunciato che Urdangarin non avrebbe più partecipato agli eventi ufficiali della corte. La pagina dell’uomo sul sito ufficiale della casa reale è stata rimossa. Dopo diversi anni di reticenze sul caso, la famiglia reale ha ammesso che il caso ha danneggiato la sua reputazione. Urdangarin ha affermato diverse volte che la famiglia reale spagnola non sapesse nulla e non fosse coinvolta direttamente nei suoi affari. Alcuni attivisti repubblicani e anti-monarchici hanno manifestato davanti al tribunale di Palma dove si svolgeva l’interrogatorio.