La cerimonia di apertura di Sochi 2014
Le foto delle coreografie, delle squadre, del cerchio che non si è aperto, e l'accensione della fiamma olimpica
Venerdì 7 febbraio si è tenuta a Sochi, in Russia, la cerimonia d’apertura della Ventiduesima edizione dei Giochi olimpici invernali. È la prima edizione dei Giochi olimpici – estivi o invernali – organizzata dalla Russia: partecipano in tutto 88 nazioni, il numero più alto di sempre, sei in più dei precedenti Giochi di Vancouver. La squadra più numerosa è quella degli Stati Uniti, con 230 atleti, seguita dalla Russia con 225 e dal Canada con 221; l’Italia ha portato a Sochi 113 atleti e il suo portabandiera è stato Armin Zoeggeler, 40 anni, che è considerato da molti il più grande atleta di sempre nello slittino e che ha ottenuto una medaglia in tutte le ultime cinque edizioni nei Giochi (due volte l’oro, a Salt Lake City nel 2002 e a Torino nel 2006). Le gare sono iniziate giovedì 6 febbraio e proseguiranno fino a domenica 23 febbraio.
La cerimonia di apertura è stata una classica cerimonia di apertura, bella ma senza particolari guizzi – esibizioni, coreografie, inno nazionale, sfilata delle squadre con divise più o meno bizzarre – se non fosse per un imprevisto che ha fatto rapidamente il giro del mondo suscitando metafore su metafore: uno dei cinque cerchi che compongono il logo delle Olimpiadi non si è aperto. E c’era anche Enrico Letta, la cui partecipazione alla cerimonia ha generato qualche polemica, che si è sbracciato contento quando ha sfilato la squadra italiana. La fiamma olimpica è stata accesa intorno alle 20 dall’ex campionessa di pattinaggio Irina Rodnina e dall’ex campione di hockey Vladislav Tretyak, due popolari atleti russi degli anni Settanta. Poco prima di loro, si erano alternati alla staffetta la tennista Maria Sharapova, la campionessa olimpica di salto con l’asta Elena Isinbaeva, l’ex campione di lotta greco-romana Alexandr Karelin e l’ex campionessa di ginnastica ritmica Alina Kabaeva.