Come se la sta cavando Twitter
La società ha presentato la sua prima trimestrale dopo la quotazione in borsa: continua a essere in perdita e la sua crescita rallenta, ma la pubblicità funziona e aumentano i ricavi
Mercoledì 5 febbraio Twitter ha presentato la sua prima trimestrale di cassa da società quotata in borsa, dando diverse informazioni su come stanno andando le cose per i suoi conti. Twitter se la sta cavando bene, soprattutto per quanto riguarda i ricavi, ma il rallentamento nella sua crescita di iscritti e un loro minore interesse preoccupano gli analisti, che forse qualche mese fa avevano sovrastimato il valore della società durante il proprio debutto in borsa.
Nonostante l’aumento dei ricavi, più che raddoppiati, Twitter continua a essere in perdita. Grazie alla pubblicità ha prodotto ricavi per 242,7 milioni di dollari, ma le grandi spese che deve sostenere per la gestione del servizio e il suo sviluppo sono state comunque superiori a quanti soldi è riuscita a portare in cassa. La perdita netta della società nel trimestre è stata di 511,5 milioni di dollari. Non è quindi possibile dire con certezza quando Twitter diventerà profittevole, ma l’azienda ha comunque annunciato che complessivamente nel 2014 intende avere ricavi per 1,15-1,2 miliardi di dollari, che dovrebbero aiutare a compensare le spese che deve sostenere.
Il minor numero di nuove iscrizioni e il minore coinvolgimento degli iscritti al social network sono il dato più rilevante della prima trimestrale di Twitter da società quotata in borsa. Nei tre mesi di riferimento, gli utenti sono aumentati del 3,8 per cento grazie a 9 milioni di nuove iscrizioni, nel periodo precedente la crescita era stata del 6,4 per cento. La riduzione di nuovi iscritti è stata una costante nell’ultimo anno e la società sta lavorando per ideare nuove soluzioni per aumentare il coinvolgimento di chi è già iscritto e, soprattutto, per attirare nuove iscrizioni semplificando il proprio servizio.
Durante la presentazione dei dati finanziari, Dick Costolo, il CEO di Twitter, ha spiegato che quest’anno saranno introdotte alcune novità e funzioni che “inizieranno a cambiare l’andamento della crescita” del social network. Tra le nuove cose ci sarà un sistema per organizzare le conversazioni su Twitter per argomento, una soluzione che secondo Costolo renderà tutto “più facile da capire da chiunque”. Non è chiaro se il nuovo sistema sarà affiancato alla classica timeline o se la sostituirà, introducendo un sistema diverso di organizzazione dei tweet non più in ordine cronologico. Le due cose potrebbero comunque coesistere, come avviene già sull’applicazione per smartphone di Twitter, dove ci sono sezioni parallele per vedere le cose più discusse e le interazioni delle persone che si seguono con altri utenti.
Costolo ha comunque insistito molto sulla necessità di rendere Twitter più facile da usare, soprattutto per chi si è appena iscritto e non sa bene come muoversi all’interno del social network. Secondo diversi analisti e osservatori, la difficoltà iniziale nel capire come funziona continua a essere il principale freno a una maggiore crescita di Twitter in termini di iscritti.
Come per buona parte dei servizi online, a Twitter gli utenti servono eccome, poiché è grazie a loro che può ottenere ricavi grazie alla pubblicità mostrata con i tweet sponsorizzati, nelle timeline dei singoli iscritti. La società valuta l’andamento della pubblicità dal numero di visualizzazioni della sua timeline. Ogni volta che un iscritto clicca su “Nuovi tweet” nella versione per browser, o aggiorna tirando verso il basso l’elenco cronologico dei tweet su quella per smartphone e tablet, Twitter calcola una nuova visualizzazione. Più visualizzazioni vengono effettuate in un certo intervallo di tempo, più annunci pubblicitari possono essere mostrati.
Nonostante il rallentamento nel numero di nuovi iscritti, questo sistema ha permesso a Twitter di ottenere maggiori ricavi. Nell’ultimo trimestre ha messo insieme 1,49 dollari per ogni visualizzazione della timeline. Nei tre mesi precedenti si era fermata a 0,97 dollari. L’aumento è stato reso possibile dall’uso sempre più massiccio di Twitter attraverso dispositivi mobili, dove la società riesce a mettere meglio in evidenza gli annunci pubblicitari. Il 75 per cento dei ricavi derivanti dalla pubblicità è realizzato su mobile, nel trimestre precedente era il 70 per cento.
I dati sul primo trimestre da società quotata in borsa sono stati accolti con qualche scetticismo da parte degli investitori. Le azioni Twitter nelle contrattazioni dopo la chiusura di Wall Street hanno perso il 16,5 per cento del loro valore, bruciando circa 600 milioni di dollari di valore di mercato dell’azienda. Prima della presentazione dei dati finanziari, la società era valutata intorno ai 36,6 miliardi di dollari. Secondo gli analisti il calo delle azioni potrà comunque avere risvolti positivi per la società: ha riportato tutti sulla Terra e contribuirà a fare attribuire il giusto valore a Twitter.